E' con ciò esaurita la descrizione delle varie fasi della survey. Quello che va messo in evidenza a questo punto è che, come dovrebbe essere intuibile dato l'esame finora svolto, il significato dell'espressione "prezzi costanti" era, nel contesto del PESC, diverso da quello che normalmente le si dà nel contesto di un sistema di rilevazioni statistiche effettuate da un ufficio con questo compito istituzionale (quale ad esempl'o il sistema di contabilità nazionale). I prezzi utilizzati nelle previsioni di spesa erano infatti, almeno in parte, il risultato di un particolare processo "politico", il processo di formazione e gestione del bilancio. In esso anche i prezzi diventavano oggetto della trattativa tra le due parti con interessi contrastanti: il Treasury e gli spending Departments. Si consideri, ad esempio, la spesa del 1975/76 (l'anno 1 della survey) (11): il volume di servizi pubblici che essa doveva finanziare era quello conseguente alle politiche e alla previsione dell'andamento delle variabili rilevanti sottostanti alle stime contenute nel Libro Bianco ' del gennaio 1975, dove tali stime erano espresse ai prezzi di inizio 1974. Come si è visto queste stime di spesa dovevano poi essere rivalutate, solo per tener conto della variazione dei prezzi, due volte: una prima per le stime iniziali della survey 1975 ed una seconda per le supply estimates del 1975/76. Ma le rivalutazioni non si fermavano qui: nel corso dell'anno fiscale 1975/76 (sempre facendo astrazione da eventuali mutamenti delle politiche e da errori nelle stime dei volumi) le variazioni dei prezzi rispetto a 32