pubbliche, comprese le imprese nazionalizzate (3), I trasferimenti all'interno del settore pubblico, definito come sopra, venivano consolidati. La considerazione di un aggregato che fosse il più vicino possibile a "tutta" la spesa pubblica e non si limitasse alla spesa gestita direttamente dal governo centrale è una delle caratteristiche più interessanti del PESC ed appare una conseguenza necessaria della scelta di programmare la spesa per funzioni. Tuttavia la pluralità dei centri coinvolti nella gestione della "spesa pubblica" ed il loro grado di autonomia rispetto al potere centrale sono elementi suscettibili di creare difficoltà non secondarie alla costruzione delle stime pluriennali di spesa. Così nel PESC "una significativa quota dei programmi di spesa pubblica mostrati nei Libri Bianchi annuali è il riflesso non tanto di decisioni dirette, quanto di stime delle implicazioni di spesa di altre decisioni che in molti casi sono prese non dal governo ma da altri enti, quali le imprese nazionalizzate e gli enti locali" (4). Ciò comportava ovvi problemi di coordinamento e una certa dose di incertezza nelle stime (5). Per quanto riguarda la spesa gestita direttamente dai governo centrale, occorre ricordare che il sistema delle surveys si inseriva nella tradizionale procedura di approvazione parlamentare delle previsioni annuali, di spesa del governo centrale. La spesa il cui stanziamento era sottoposto ad approvazione del Parlamento costituiva. le supply estimates che tuttora rappresentano circa i -3/4 della spesa, del governo centrale e vengono approvate dal Parlamento nel