82
GIUSEPPE TREBBI
il numero dei funzionari, nonostante la sempre crescente mole di lavoro cui la cancelleria fu chiamata; e la principale ragione che spinse i Dieci a limitare l’organico della cancelleria fu di carattere finanziario. « Adhiben-dus est modus impensae cancellartele nostrae, quae in dies crescit », affermò una deliberazione del 1481: pertanto si stabilì che il numero complessivo dei notarli cancellariae fosse gradualmente ridotto da 62 a 50, attraverso il blocco delle assunzioni; contestualmente fu stabilito che nessun notaio potesse ricevere uno stipendio superiore a duecento ducati annui, e che il totale degli stipendi corrisposti ai funzionari della cancelleria non dovesse superare la somma di 4.500 ducati annui47.
    Analogamente, ci si preoccupò di riordinare la legislazione relativa ai giovani aspiranti all’ingresso nella cancelleria, i quali servivano nel Maggior Consiglio, sulla base della già citata deliberazione del 1443; allora la legge aveva affidato alla Signoria (doge, consiglieri e capi della Quaran-tia) l’elezione di dodici iuvenes-, ma nella seconda metà del Quattrocento, sotto la pressione dei cittadini che volevano entrare negli uffici pubblici, il numero di questi iuvenes era andato rapidamente crescendo: allorquando il Consiglio dei Dieci decise di intervenire, avocando a sé la materia, nel 1487, essi erano giunti al numero di cinquantatré. Anche in questa occasione la giustificazione addotta per l’intervento del Consiglio dei Dieci fu di carattere finanziario, benché in realtà lo stipendio degli iuvenes fosse molto modesto (esso ammontava complessivamente a ottocento ducati annui). I Dieci deliberarono il blocco delle assunzioni, così da ridurre progressivamente il numero degli iuvenes fino ad un organico di trenta elementi; per il pagamento di questi funzionari (che nel Cinquecento furono chiamati « notai straordinari della cancelleria ») fu assegnata la somma complessiva di cinquecento ducati annui48.
    I due provvedimenti del 1481 e del 1487 segnarono una svolta nella storia della cancelleria: partendo da una situazione in cui il numero dei notai della curia ducale era fluttuante, e ad essi si aggiungeva un numero crescente di iuvenes solo imperfettamente associati al lavoro della cancelleria, il Consiglio dei Dieci si propose con questi provvedimenti di stabilire un organico complessivo di ottanta funzionari (cinquanta fra « notai ordinari », segretari del Senato e dei Dieci, e cancellier grande; e trenta « notai straordinari »). La fissazione di questo organico, che pure non fu sempre rispettato, ebbe un effetto frenante sulla crescita del personale
     47.      A.S.V., Consiglio dei Dieci, Parti miste, reg. 20, cc. 83 r.-84r., 8 febbraio 1481.
     48. Ivi, reg. 23, cc. 108 V.-109 v., 7 febbraio 1487.