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MARIELLA DEL LUNGO
guente, nella quale si sono riportate le variazioni del peso percentuale dei diversi investimenti divisi per luogo di emissione 33 :
Investimenti in titoli esteri (in lire genovesi)
                 %                %                   % Regno   %    
                 sul  Stato di    sul   Regno di    sul di      sul  
Anno   Spagna    tot. Milano      tot.   Napoli    tot. Sicilia tot. 
1602 14000       38,4 20000       54,8 2500         6,8     ---  --- 
1624 90690.19. 5 77,7 19593. 7.7  16,8 2500         2,1     --- ---  
1674 87630. 8.11 31,7 20962       7,6  41019.13. 2 14,8    2025 0,7  
1700 93630. 8.11 14,9 73830       11,7 41019.13. 2  6,5    2025 0,3  
1761  82177.11   5,1  162789. 8.7 10   67207. 5.10 4       2025 0,1  
                                                                     
                 %                %                   %         %    
     Stato della sul  Repubblica  sul  Granducato   sul Fran-   sul  
Anno   Chiesa    tot. di Venezia  tot. di 'toscana tot.     eia tot. 
1602
1624 4000         3,4      ---     - - - - -                     
1674 101894. 5. 4 36,8 23100       8,4 --- -----                 
1700 197606.15. 8 31,3 221665.19.8 35,3 --- --- --- ---          
1761 515575. 9.10 31,8 750949.10.4 46,3 36998. 6. 6 2,3 6800 0,4 
     Quando nel 1581 l’Ospedale riceve da Franco Lercaro la prima donazione fondata su un titolo del debito pubblico spagnolo, le bancarotte di Filippo II hanno già rivelato i primi sintomi del cedimento del sistema su cui avevano lucrato i banchieri genovesi della Corona nel cinquantennio precedente 34. Ancora per una trentina d’anni, nonostante la riduzione del tasso nominale d’interesse dal 7,1 al 5%, i « giuri » continuano a essere considerati un impiego fruttuoso e il flusso dei ratei
     33. Per le fonti cfr. nota io.
     34.      L’Ospedale aveva già ricevuto nel 1579 un’analoga donazione da Paolo Spinola, ma comincia a riscuoterla nel 1395 (AOG, Cartolari, 304, c. 44). Su questo secondo « giuro », parte del quale lo Spinola ha lasciato all’Ufficio dei poveri, cfr. Felloni, Asientos, juros y ferias de cambio desde el observatorio genovés (1541-1675), in: Dinero y crédito. (Siglos xvi al xix), Madrid, 1978, pp. 344-346. Tra gli innumerevoli studi sulle vicende del capitalismo genovese in Spagna si rimanda a quelli più strettamente collegati al periodo considerato e alla bibliografia ivi citata: F. Braudel, Civilisation matérielle, economìe et capitalisme, xve-xvme siècles, t. Ili, Le temps du monde, Paris, 1979, pp. 136-144; A. Dominguez Ortiz, Politica y hacienda de Felipe IV, Madrid, i960, pp. 109-123; G. Doria, Un quadriennio critico 1575-1578. Contrasti e nuovi orientamenti nella società genovese nel quadro della crisi finanziaria spagnola, in: Fatti e idee cit., pp. 376-394; Felloni, Gli investimenti cit., pp. 289-300, e Asientos cit.; Giacchero, Il Seicento cit., pp. 159-i93, 297-315, 363-369.