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STEFANO FREGA
criteri per valutare come quella associazione si governa»49. Ciò sembra essere implicito nell’osservazione di Rawls secondo cui le istituzioni di una democrazia costituzionale descrivono in maniera approssimativa una struttura fondamentale che soddisfa i principi di giustizia50. Analogamente, si può supporre che quanto detto a proposito dell’eguaglianza democratica e della motivazione fondamentale in base alla quale gli individui «scelgono» la regola della priorità della libertà sia in grado di giustificare, nondimeno, i presupposti e alcuni criteri di una piena democrazia procedurale (nell’ambito della «teoria ideale») e di un sistema politico poliarchico51 (nell’ambito della teoria «non-ideale»), A questo proposito è necessario porre in evidenza due importanti caratteristiche della teoria di Rawls. Come si accennava, la teoria della giustizia come equità è suddivisa in due parti. «La prima parte — scrive Rawls — quella idea-
     49. R. A. Dahl, Procedural cit. (trad. it.: Democrazia cit., p. 3).
     50. Soprattutto nella seconda parte di Una teoria della giustizia.
     51.      In Proceduraldemocracy, Robert Dahl definisce una procedura come «pienamente democratica» quando soddisfa i seguenti criteri e corrisponde alle seguenti caratteristiche: 1) Quandp esiste eguaglianza politica, «vale a dire che la regola che determina i risultati decisionali deve tener conto, in maniera egualitaria, delle preferenze espresse da ciascun membro del demos circa il risultato; 2) Partecipazione effettiva: «durante tutto il processo decisionale ciascuno deve avere uguale opportunità di esprimere le proprie preferenze circa il risultato finale»; 3) Comprensione illuminata-«al fine di esprimere esattamente le proprie preferenze, ogni cittadino dovrebbe avere adeguate e uguali opportunità di poter giungere, nel momento più valido e nel tempo consentito dalla necessità di prendere una decisione, a determinare quali sono le sue vere preferenze sulle quéstioni da decidere»; 4) Controllo dell’ordine del giorno: il demos deve stabilire almeno a) quali questioni richiedano o meno decisioni vincolanti e b) a quali condizioni la sua autorità possa essere delegata; 5) Inclusione del demos secondo il criterio per il quale ogni adulto soggetto a un governo e alle sue leggi deve essere ritenuto idoneo a far parte del demos per diritto incondizionato (diritto inalienabile o assoluto); 6) Principio di equità: eguali diritti comportano eguale partecipazione; 7) Eguale considerazione, secondo cui «nessuna distribuzione di valori sociali, siano azioni, autorizzazioni o oggetti, è accettabile se viola il principio che il bene o l’interesse di ciascun membro ha diritto a eguale considerazione; 8) Onere della prova, secondo cui «in assenza di una convincente dimostrazione del contrario, ognuno deve essere ritenuto il miglior giudice del proprio bene o interesse». In Dilemmas ofplura-list democracy. Autonomy vs. control, Dahl ha individuato le caratteristiche fondamentali di un sistema politico poliarchico nei seguenti punti: 1) Il controllo sull’operato del governo è effettuato da organi costituzionalmente competenti; 2) I rappresentanti del demos sono nominati in elezioni ragionevolmente frequenti e in cui non si verificano significativi episodi di violenza; 3) Praticamente tutti gli individui adulti godono del diritto di poter essere eletti alle cariche pubbliche; 4) Ai cittadini è riconosciuto il diritto di esprimere liberamente la loro opinione sulle principali questioni pubbliche senza rischiare di essere imprigionati o di subire violenze; 5) Tutti i cittadini possono accedere a fonti alternative di informazione e la legge ne protegge la pluralità; 6) Allo scopo di rendere effettivi i loro diritti, compresi quelli elencati, i cittadini hanno libertà di costituire gruppi o organizzazioni relativamente indipendenti: partiti politici e gruppi di interesse.