550 TIMM GENETT Egregio Signor Professore, poco tempo fa mi è stata fatta notare una notizia di stampa48, secondo cui Lei avrebbe pubblicato nei giornali italiani una dichiarazione entusiasta in favore degli italiani e della guerra italiana. Avrebbe dichiarato che Lei da anni è così convinto del diritto della causa italiana che, anche prima di essere diventato cittadino italiano, ha educato i Suoi figli del tutto italianamente sia nella lingua sia nei sentimenti e che oggi sta completamente dalla parte dell’Italia. Non posso affatto giudicare se questa notizia di stampa sia giusta o no e mi permetto di chiederle, sulla base delle relazioni esistenti tra di noi, di comunicarmi se abbia proprio scritto una tale lettera, se in particolare sia divenuto italiano, se abbia educato i Suoi figli del tutto italianamente sia nella lingua sia nei sentimenti e se Lei anche oggi, dopo lo scoppio della guerra tra l’Austria e l’Italia, stia dalla parte dell’Italia. Le sarei grato di una risposta abbastanza rapida; nel caso non la ricevessi entro 0 10 settembre 1915, dovrò supporre che sia vera l’informazione dei giornali. Con la massima stima, Julius Springer 8.49 Champery (Valais) Chalet Anglais 2. Sept. 1915 Sehr geehrter Herr auf Ihr Schreiben vom 24. Aug. habe ich Ihnen folgendes zu erwidern: Die in deutschen Zeitungen veröffentlichten Brieistellen sind nicht für die Öffentlichkeit bestimmt gewesen. Sie sind als aus dem Zusammenhang gerissene Privatnteinung zu betrachten, wie das der Korrespondent des Berliner Tageblatts in der Nr.v.22.Juni selbst berichtigend zugeben mußte. Sie gingen die Öffentlichkeit nichts an, wie ich das nach dem Kriege selbst auszuführen gedenke. 48 Cf. l’articolo Die Stimmung in Italien. Noch ein deutscher Italianissimo, «Berliner Tageblatt», 12. Juni 1915, a cui si riferisce Springer. 49 Una copia manoscritta da Michels che ripete le parti essenziali di questa lettera si trova in TFE, nell’Archivio Michels, busta Springer Julius. 8. HAS. Origin. ms. autogr. firmato su tre fogli; manca la busta.