NOTA DELL’AUTORE Un primo perimetro del lavoro che è oggetto di questo Quaderno della Fondazione Adriano Olivetti si può rintracciare nella tesi di laurea che, oramai tre anni fa, presentai al Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma, grazie all’interesse per la vicenda delle Edizioni di Comunità del Professor Francesco Gui. In questi tre anni la storiografia che ha cercato di indagare la figura di Adriano Olivetti e le sue orbite d’azione si è arricchita di alcuni nuovi e circostanziati studi. Tuttavia, nonostante la centralità della casa editrice nel ciclo riformatore olivettiano, non è ancora oggi possibile fare riferimento ad alcuna monografia che abbia portato alla luce i presupposti ideologici e ricostruito la vicenda storica delle Edizioni di Comunità. Come spesso avviene per il mondo olivettiano, anche per le Edizioni di Comunità ci si deve spesso riferire a una documentazione piuttosto frammentaria, oppure è necessario passare al setaccio gli studi nei quali l’avventura della casa editrice viene accostata marginalmente, o recuperarne qualche accenno in contributi che trattano l’esperienza olivettiana in termini più ampi. Un percorso analitico che nasconde, tra le altre, l’insidia frequente di perdersi all’interno di quelle scatole cinesi che raccolgono i vari ambiti d’azione di Adriano Olivetti. Da qui anche la speranza che le carenze storiografiche e il vuoto critico che si accompagnano alle Edizioni di Comunità vengano presto colmati con nuovi studi che possano costituire quella documentazione organica di cui si necessita. 9