84 capitolo iii zionale e della sua circolazione era certamente più efficace per mettere in evidenza i rapporti tra le classi sociali e su come intervenire per modificarli a vantaggio della produzione stessa. A questo punto vale la pena di soffermarsi più dettagliatamente sull'approccio di Symonds sul problema dei rapporti tra stato ed agricoltura, a cui viene dedicato interamente l'ottavo saggio con cui riprese la collaborazione agli Annals of Agriculture. Già all'inizio degli articoli sull'agricoltura italiana aveva posto l'accento su alcuni errori che frequentemente venivano ripetuti da quei viaggiatori che con troppo facilità pubblicavano le loro osservazioni di viaggio, ora nuovamente presenta la propria critica su alcune opinioni economiche correnti a proposito dello sviluppo dell'agricoltura in generale. « It is a common and popular opinion, that a spirit of industry will never exert itself unless supported by liberty; and that no capital (corsivo nel testo) improvements can take place in husbandry, any more than in some useful arts, when the body of the people are in a slavish depend-ence », X, 2. Tale giudizio si adattava perfettamente alla situazione italiana, almeno nella opinione più comune, ed era fatto per compiacere l'orgoglio insulare di chi si sentiva appartenere alla più moderna nazione del mondo, terra di ogni libertà e madre di ogni progresso politico ed economico. Era però un metro quanto mai errato per misurare i fatti reali e poteva venire giustificato solamente da una conoscenza piuttosto media sia dell'Inghilterra sia dei paesi europei ed in particolare della penisola italiana. La critica di Symonds si appoggia appunto sulla grande differenza tra la realtà di fatto ed i ricordi unilaterali di viaggiatori troppo frettolosi, suggestionati più dai propri pregiudizi che non dalla osservazione dei fatti concreti. Secondo Symonds allora l'analisi degli effetti della politica dei vari stati italiani sopra l'agricoltura andava condotta tenendo conto sia della grande varietà di istituzioni politiche autonome e delle diverse accezioni delle libertà politiche e civili che venivano usate 47. In pratica poneva le seguenti domande: « Instead of amusing ourselves with idle speculations, and descanting on liberty in general and loose terms, we should enter into a discussion of the following particulars. Is the system of taxation in Italy agreeable to sound policy? Is the inland commerce free from ali restraints, so that the produce of the land is not kept at a low price, by prohibitory laws? Is the exportation of this produce, and of corn in particular, properly encouraged? Are the labouring classes of the people exempt from personal services? Are leases so guarded by the laws, as to render the farmers quite secure? In fine, are the best methods employed for the encouragement of population? These, and other princi-ples of the like kind, which will be the subject of my future papers, are the genuine basis on which the success of rural oeconomics chiefly depends », Vili, 37.