114 LUCIO LEVI della guerra non è attribuita a determinate strutture interne dello Stato (per esempio, il sistema capitalistico, come sostiene la teoria marxista), ma alla pura e semplice divisione del mondo in Stati sovrani, in conseguenza della quale ogni stato, indipendentemente dal regime politico e dal sistema produttivo, deve piegarsi alla legge della forza per difendere la propria indipendenza. La teoria federalista della guerra e della pace ha dunque permesso a Einaudi di superare i limiti della concezione di Trockij sia per quanto riguarda l’identificazione della causa ultima della guerra sia per quanto concerne gli strumenti per costruire la pace. 10. La crisi del sistema europeo delle potenze e l'emergere del sistema mondiale. Dopo la prima guerra mondiale apparve chiaramente che il sistema europeo delle potenze non era più in grado di trovare in se stesso le risorse necessarie a risolvere i propri problemi. La sconfitta della Germania fu determinata dal peso schiacciante degli Stati Uniti, così come saranno ancora gli Stati Uniti, con l’Unione Sovietica, che daranno il contributo decisivo alla disfatta della Germania hitleriana. L’entrata in guerra degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale segna infatti il tramonto del sistema europeo e l’inizio dell’era della politica mondiale. Ciò che accomuna la visione di Wilson con quella di Lenin è il rifiuto di accettare l’idea che la ricostruzione dell’ordine internazionale del primo dopoguerra possa avvenire ancora nel contesto dell’equilibrio europeo delle potenze. La superiorità del loro punto di vista consiste nell’essersi collocati in una prospettiva mondiale, nell’aver preso coscienza di un reale cambiamento dei rapporti di forza tra gli Stati, cioè della tendenza del potere di decisione sul piano internazionale a trasferirsi fuori dall’Europa e dell’emergere di un sistema mondiale degli Stati, i cui pilastri avrebbero dovuto essere gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. L’appello di Wilson alla creazione di una Società delle Nazioni, basata sul principio dell’autodeterminazione dei popoli, e quello di Lenin alla rivoluzione mondiale, per quanto carichi di idealismo e di utopismo, coglievano alcuni aspetti essenziali della realtà politica del mondo contemporaneo. Innanzitutto si rivolgevano a tutti i popoli della terra, sottolineando così il fatto che, nell’era della democrazia e del nazionalismo, si imponeva un crescente coinvolgimento dell’o-