from disadvantaged groups are a specific educational problem to be solved by technicians at high level, while teachers and parents are relegated to the role of ” implementing ” the plans. A third approach is that children from disadvantaged areas do not differ in any way from average children before entering the school system, and suggests returning the whole problem to the community of origin.
   The new organisation and division of work within the educational system results in further specialisation and subdivision of educational, scientific, professional, and administrative functions.
                                                                                 Lotta urbana e politica municipale: il Movimento dei cittadini di Montreal (M.
   Raboy)
   Alle elezioni municipali del novembre 1974 una nuova formazione politica, il Ras-semblement des Citoyens de Montréal, guadagnò un terzo dei seggi del consiglio municipale, con il 4496 dei voti, contro il partito del sindaco Jean Drapeau. Fu la prima affermazione politica della crescente opposizione all’amministrazione municipale, insediata dal 1960. La comparsa del RCM ha segnato l’ingresso sulla scena del Québec di un nuovo partito politico municipale, nello stesso tempo partecipe della politica tradizionale (elettorale) e dell’azione comunitaria nei quartieri. La costituzione del RCM rappresentava il successo dei tentativi di riunire le forze « progressiste »: il Parti Québécois (provinciale, indipendentista), il Comité régional intersyndical di Montréal (centrali sindacali), il Nouveau Parti Démo-cratique (federale, federalista), il Mouve-ment Progressiste Urbain (intellettuali anglofoni), hanno tutti partecipato formalmente alla creazione del nuovo schieramento. Il programma del RCM poneva l’accento sulla mancanza di democrazia nella vita municipale, sul deterioramento della vita urbana a vantaggio di progetti spettacolari (Expo 1967, i Giochi Olimpici), sulla speculazione edilizia favorita dal regime politico, sulla qualità scadente di servizi primari (abitazioni, trasporti, tempo libero).
   Già all’indomani delle elezioni si profilarono divergenze sui diversi modi di inter-
pretare il progetto del RCM, se si trattava, cioè, di un partito di militanti, oppure se avrebbe favorito l’intervento degli eletti; se mirava alla presa del potere municipale, oppure al consolidamento di un vasto movimento sociale urbano; se era socialista, oppure social-democratico. Per due anni queste diverse interpretazioni vennero dibattute, in occasione dei vari eventi politici. Solo alla fine del 1976 l’evoluzione politica del RCM compì un passo decisivo, con l’adozione di importanti modifiche al programma e l’allontanamento di alcuni consiglieri « tradizionalisti ». Le istanze di fondo apparivano più chiare, e l’azione elettorale e parlamentare si veniva collocando nella prospettiva più ampia di contestazione dell’influenza capitalista sulla vita sociale e del ruolo dello Stato come appoggio a tale influenza.
   Il RCM si proponeva di favorire l’azione militante sul piano locale, per mezzo delle sue organizzazioni di distretto, mentre varie azioni locali dovevano essere centrate sulla costituzione di associazioni autonome di residenti e di lavoratori. L’obiettivo politico perseguito era la costituzione di unità di base in vista di eventuali consigli di quartiere, intesi non come organi amministrativi dello Stato, ma come luoghi di coagulo delle lotte. Da questo punto di vista, i militanti del RCM hanno ottenuto qualche successo nei distretti cittadini dove la crisi urbana è più accentuata; lo sviluppo, però, e il consolidamento del Movimento nel territorio complessivo di Montréal, sono ancora discontinui. Attualmente esso si prepara alle elezioni municipali dal 1978 con la prospettiva di avvantaggiarsi della campagna elettorale per allargare la propria base militante, e far sì che la nozione di mobilitazione popolare acquisti radici più salde.
Public Financing of Adult Education Activities on the Part of Trade Unions (Memoir presented by four Canadian Trade Unions — CEQ, CSN, FTQ, UP A — to the Minister for Education of Quebec)
   Since 1964 Canadian Trade Unions have requested government help for their educational activities, a request supported by various government Committees and Trade Union Conferences. However the amount
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