SERGIO PISTONE generale della JEF dal 1950 al 1954 e segretaria regionale del MFE dal 1953 al 1955; Pina Casassa, che fu segretaria nazionale della GFE dal 1950 al 1953; Gianni Merlini (diventato uno dei più importanti esponenti dell’editoria italiana e attualmente presidente della Compagnia di S. Paolo), che dal 1948 fino ad oggi (a differenza di Anna Anfossi e Pina Casassa, che dopo la caduta della CED hanno interrotto il loro impegno nel MFE) ha svolto con continuità attività federalista, partecipando tra l’altro agli organi direttivi nazionali ed europei prima dell’organizzazione giovanile federalista, poi del MFE e dell’UEF.58 Al nucleo duro vanno ascritte anche alcune persone che ebbero un ruolo significativo, se pur non della stessa intensità di quello dei dirigenti sopraricordati. Fra queste vanno segnalati: i torinesi Guido Bachi,59 Terenzio Grandi,60 Tina Rieser Pizzardo,61 Guido Quazza,62 Vincenzo Bertocchio, 58 Oltre a Gianni Merlini, Anna Anfossi e Pina Casassa, fra i giovani che furono attivi nel periodo qui considerato (a partire dagli anni 1948-50) vanno ricordati in particolare: Egidio Lambert (che fu tra l’altro segretario della sezione di Torino del MFE dal 1951 al 1954), Aldo Eu-stache-Belmondy, Giuliano Martignetti, Stefano Risso, Vittorio Castellazzi, Eugenio Calvi, Cataldo Tanzella, Pina Martin, Tullio Forno (che fondò la sezione di Asti e poi si trasferì a Torino), Cesare Merlini, Giorgio Pallavicini, Michele Luciano Straniero, Luciano Viti, Angelo Bianco, Domenico Airoldi (animatore della sezione di Galliate), Gianfranco Donadei (Cuneo), Giuseppe Ellena, Adriana Basso, Gianpiero Pistone (che fu segretario regionale aggiunto della GFE e morì per un incidente stradale nel 1954), Giorgio Perinetti, Piero Marras, Perolo Piazzo, Ugo Pistone, Gianni Losano, Sergio Bagnara (Trecate). 59 Egli fu vicesegretario regionale, nel periodo in cui Cabella guidò la segreteria piemontese, ed era un indipendente, mentre il fratello Emilio Bachi, che pure svolse un ruolo importante nel MFE (e fu, tra l’altro, presidente della sezione di Torino dal 1956 al 1959), apparteneva al PRI. 60 Terenzio Grandi apparteneva al PRI, ma fu sempre molto attivo nel MFE (assieme all’altro repubblicano Vittorio Partnentola) e la sua tipografia l’Impronta, dopo aver fornito un apporto di grandissima importanza alla lotta antifascista, divenne la tipografia dei periodici federalisti piemontesi («L’Unità europea», «Europa nuova», «Popolo europeo», «Federalismo nel mondo»), Cfr. Mazzini e i repubblicani italiani. Studi in onore di Terenzio Grandi nel suo 92 compleanno, Torino, Palazzo Carignano, 1976. 61 Tina Pizzardo (coniugata con Henek Rieser e madre di Vittorio Rieser) era stata a cavallo fra gli anni ’20 e ’30 legata sentimentalmente con Altiero Spinelli, con il quale aveva condiviso la militanza nel PCI. Partecipò alla fondazione del MFE piemontese e ht segretaria della sezione di Torino (che di fatto coincideva con il centro regionale) dall’inizio del 1945 al marzo 1946 e, quindi, segretaria regionale fino al gennaio 1947. Cfr. T. Pizzardo, Senza pensarci due volte, Bologna, H Mulino, 1996, e C. Rognoni Vercelli, Mario Alberto Rollier cit., pp. 126-127. 62 Guido Quazza (che fu per alcuni anni esponente del PSLI) è sempre stato legato da un rapporto di amicizia, e di collaborazione in alcuni momenti, con Cabella. Nel periodo qui considerato partecipò all’attività federalista fino ai primi anni ’50. Ricordo qui in particolare il suo articolo, Per l’internazionale politica e sociale europea, «L’Unità europea», 5 febbraio 1946, e la sua partecipazione alla campagna per il Patto federale (si veda «Europa federata», 13 maggio 1950, p. 5). — 48 —