DIARIO. FEB3RAIO 1960 mo nelle questioni interne. Asteniamoci dal disturbare le radiodiffusioni. Noi abbiamo abbandonato l’azione di disturbo. Ma se si abuserà di tali trasmissioni a scopo di propaganda torneremo a disturbarle. Facciamo qualcosa in tal senso. Ecco delle proposte per moderare la propaganda per la radio e per la stampa». Gronchi: «Se si cominciasse in questo modo potremmo comprendervi la Cecoslovacchia con Radio Praga?». Krusciov: «Potete firmare un accordo per cui l’America esca dall’Europa». Gronchi: «Si tratta di consigliare, non d’imporre». Krusciov: «Avete l’ambasciatore cecoslovacco a Roma. Fate un accordo con lui». Gronchi: «Finora nessun tentativo ha dato risultati». Krusciov: «Per quanto riguarda la differenza nelle relazioni tra la Cecoslovacchia e l’Unione Sovietica da un lato e tra l’Italia e gli Stati Uniti dall’altro faccio osservare che non ci sono truppe sovietiche in Cecoslovacchia, ma ci sono truppe americane in Italia. Perciò la prima è completamente libera, mentre non lo è l’Italia». Gronchi: «Su questo metro non si può misurare». Krusciov: «Sì, questo è il metro». Gronchi: «E allora l’Ungheria che è occupata dalle truppe sovietiche?». Gromyko attira l’attenzione sul progetto di trattato di amicizia e non aggressione proposto dall’Urss aU’Itaìia due anni fa. Legge l’articolo primo nel quale è detto che i due paesi rafforzeranno le relazioni di amicizia tra loro sulla base dei principi di coesistenza pacifica. Dice: «Non c’è stata data risposta». Gronchi: «La questione è diversa da quella ora in esame. Due sono le ragioni per cui non fu risposto. In primo luogo si può fare un lungo elenco dei patti di non aggressione conclusi negli ultimi venticinque anni e solo il 4 o il 5% di essi è stato osservato. Non voglio dire che ci sia responsabilità da parte sovietica, ma i patti son rimasti pezzi di carta. Secondariamente siamo del parere che la vera soluzione per miglioramento dei rapporti fra gli stati è il disarmo. Perciò oggi rivolgiamo tutta la nostra attenzione a risolvere i problemi del disarmo. Comunque non è questa la questione di cui stiamo oggi discutendo». Krusciov: «Vorrei rispondere a quanto avete detto sulle truppe sovietiche in Ungheria. Nella Germania Orientale, nell’Ungheria e nella Polonia il motivo per cui abbiamo truppe è l’opposizione vostra alle nostre proposte di ritirare tutte le truppe da territori stranieri. Siamo pronti a ritirare anche subito se firmiamo adesso stesso un accordo». — 309 —