tive, lasciando da parte in certa misura il significato che per una completa maturità umana ha un atteggiamento di corresponsabilità nei confronti dei problemi complessi della nostra società. La seconda, invece, considerando l’individuo come elemento di un gruppo, tende a sottovalutare l’importanza di sviluppare le sue capacità intellettuali, i suoi interessi individuali, la sua creatività, in se stessi, e prende come centro di interesse la sua capacità di essere un partecipante attivo nel progresso della società in cui vive. La terza corrente di pensiero, legata intimamente alle due precedenti, poiché in certo senso deriva da ambedue, è relativamente recente, e si riferisce al concetto di « educazione permanente ». Qui la parola non significa solo « continuativa », nel senso di un processo che si svolge durante tutta la vita, ma significa anche che l’educazione è un bisogno permanente dell’individuo da un lato, e una funzione permanente della società dall’altro. L’educazione degli adulti si potrebbe considerare permanente anche in un terzo senso, quando si pensi al suo specifico scopo di favorire la crescita e lo sviluppo dell’uomo, e ai suoi stretti legami con tutti quei fattori che in misura minore o maggiore influenzano lo stesso processo di sviluppo: essa è « permanentemente » impegnata in tutti quei settori e problemi che in qualche modo toccano gli esseri umani. # L’idea (ormai del tutto accettata e messa in atto in molti paesi) di una educazione permanente che colmi la lacuna fra l’istruzione formale impartita nelle scuole, università e istituti professionali e tecnici, e l’educazione degli adulti, non deve tuttavia essere intesa, come a volte accade, nel senso che essa sia per propria natura «attività di recupero» e abbia esclusivamente fini pratici. Il processo educativo, al contrario, mette l’individuo in grado durante tutta la vita — nelle forme più adatte alle situazioni e responsabilità corrispondenti ai vari stadi della sua esistenza — di sviluppare quegli atteggiamenti e capacità che gli sono necessari per affrontare le situazioni^ e responsabilità che gli si presentano. Anche in questo senso si può definire l’educazione come un bisogno permanente dell’individuo, e per questo si e reso necessario un nuovo modo di affrontare questo processo da parte degli specialisti in questo campo. Non è neppure una novità il fatto che l’educazione sia una funzione permanente della società, ma finora questa idea era accettata soltanto nel senso di tramandare la cultura tradizionale e mantenerne i valori. Nella concezione che discutiamo qui, tuttavia, viene ritenuta implicita la nozione che l’educazione è una funzione permanente della società, non solo per trasmetterne la cultura, ma anche per favorirne lo sviluppo e l’evoluzione, di guisa che sia l’individuo, sia la società stessa possano « permanentemente » riconsiderarne il sistema di valori alla luce di una rapida trasformazione della situazione mondiale. x