ma l'esplicazione della propria individualità. Di qui l'architettura della fabbrica, l'architettura della zona, l'urbanistica e quindi la pianificazione; e ancora, l'ambiente di informazione culturale, di interessi culturali, di socialità, nel quale la fabbrica e l'impresa devono vivere e devono operare.
      Il secondo aspetto è costituito dalla sensibilità e dalla intelligenza anticipatrice che egli ebbe nel disegno industriale e cioè nell'esigenza del bello nei prodotti destinati alle più vaste categorie di acquirenti, come elemento di eleganza del vivere. Ma qui potrei soltanto ripetere quello che è già stato detto.
      Oggi molto, quasi tutto è diverso ed è mutato anche nella Società Olivetti.
      Ma un aspetto fondamentale è rimasto. La Olivetti rimane fedele - necessariamente fedele - a quella che è stata la caratteristica che le è stata data fin dalle origini, di un'impresa intellettuale. Un'impresa intellettuale per i prodotti che fa, per la sua presenza internazionale, per i rapporti che ha con il territorio, per la sete e l'esigenza -di cultura che esprime al suo interno, per il livello dei suoi dirigenti, per il livello di   tutti quelli che collaborano con essa.
E quello delle competenze professionali e culturali fu uno dei punti fondamentali che furono curati e tenuti presenti da Adriano Olivetti.
      A me pare che questa sia la fedeltà all'opera di Adriano Olivetti che abbiamo mantenuta e che manteniamó. Quello di Adriano Olivetti fu un concreto insegnamento e non semplicemente la
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