484 LA RIFORMA SOCIALE — ANNO II - YOL. IV nuovi questo fatto costituiva una necessità economica ('): istituzioni, che a noi sembrano ora infami e che, dal punto di vista di un’etica superiore, condanniamo, sono lungamente durate e non hanno suscitato un moto di sdegno nè in coloro che asservivano, nè in coloro che n’erano asserviti. Istituzioni le quali ora noi difendiamo come inevitabili con ardore, saranno anch’esse, quando le cause economiche che le han prodotte spariranno, considerate come antisociali e condannevoli. Or le cause che spingevano diplomatici sottili come Tempie, pensatori come Townsend, filantropi come Steuart, a sostenere una tesi alla quale la scienza più tardi parve ripugnare, agivano efficacissime sulla prima metà del secolo passato, quando la nuova èra industriale si andava formando a traverso le rovine di un sistema, che era durato per secoli e che non rispondeva più ai bisogni nuovi.' L’operaio, così com’era uscito dalle protettrici strette delle corpo-razioni, era dominato dallo spirito di routine. Ora avveniva che i salari, mantenendosi alti per la grande richiesta della mano d’opera, agivano piuttosto nel senso della depressione che in quello dell’eccitamento. Gli operai non avevano ancora bisogni nuovi, nè avevano perduto le abitudini antiche; e d’altra parte la consuetudine del risparmio uon era ancora in essi. Quando ottenevano grandi salari si contentavano spesso di lavorare solo tre o quattro giorni la settimana, e preferivano nel resto oziare (’). L’elevatezza dei salari al capitalismo che sorgeva e che tendeva ad assicurarsi il dominio, non solo riesciva quindi d’inciampo, ma era ostacolo quasi insormontabile. Mentre quindi i teorici della nuova fase sostengono la necessità sociale dei bassi salari, i capitalisti guidati dall’istinto cercano, per quanto è possibile, con tutti i mezzi, di deprimere la condizione della classe salariata. L’alta proliferazione, che appare più tardi a Malthus esterrefatto, come un delitto che contiene in sè stesso la pena, è non solo prima di Smith difesa teoricamente, ma eccitata con spedienti economici dai capitalisti accorti (5). (1) Lori a: loc. cit. (2) Loria : (op. cit., pug. 256 o sog.) cita numeroso testimonianze in appoggio di questa tosi. L’influenza dello spirito di routine è stato assai bene studiato da Brentano: op. cit., pug. 24; Kovalewsky: Modem costuma and ancient laws of Russia, London, 1891, png. 62; Kaeroer: Die Saclisengaengerei, Borlin, 1890, pag. 25-29, 162-169, 176 o sog. (3) Cfr. Nitti : La popolazione e il sistema sociale, Torino, 1894, png. 143-148. Questa ò dol resto la tesi di Marx: Dos Kapital, i, 645 e scg.