INFLUENZA DELLA CIVILTÀ SULLA DURATA DELLA VITA UMANA 1139
   L’ultima volta che la peste tentò invadere l’Europa fu nel 1S15. Da allora essa non apparve più da noi; e ci lusingavamo che ne fosse scomparsa per sempre, quando purtroppo i casi di Vienna e d’Egitto ji quest’anno e più recentemente del Portogallo ci hanno persuasi che anche oggi dobbiamo stare vigili contro il terribile nemico. Se non che le armi che oggi la scienza ci fornisce, ci affidano che ne riusciremo vittoriosi e che uon dobbiamo temerne molto gravi conseguenze.
   Il vajolo, che ha fatta tanta strage fino al principio del secolo, è pressoché cessato in quei paesi che hanno saputo applicare con conseguenza e con rigore la doppia vaccinazione obbligatoria. Ad onta che la vaccinazione sia stata introdotta nel principio del secolo, meno di 50 anni or sono era comunissimo incontrare persone col volto deformato dalla malattia.
   Nel triennio dal 1SS5 al 1S87 si ebbero ancora a deplorare in Italia circa 11.600 morti di vajolo all'anno, nel triennio dal 1S90 al ’92 la cifra è ridotta a meno del terzo (‘), e nel triennio dal ’93 al ’95 la vediamo ancora ridotta del terzo, ondechè mentre dall'S5 all’87 morirono in Italia di vajolo circa 35 mila persone, nello stesso spazio di tempo, pochi anni dopo, non ne morirono che S000, ossia meno del quarto, cifra ancora enorme confrontandola con quella di altri paesi, sopratutto della Germania, dove in tutto l’Impero, nell’anno ’94, non si ebbero che 77 morti per questa malattia (’).
   Si afferma che è bensì vero che la peste è scomparsa e che il vajolo ha rimesso della sua malignità; ma che altre malattie prima sconosciute si sono insediate fra noi.
   È difficile rendersi un esatto conto delle malattie che esistevano una volta; ma è molto probabile che di quelle che oggi ci percuotono, delle più gravi almeno, quasi tutte esistessero.
   Fra le epidemie gravi che possiamo considerare come di data recente fra noi, nou abbiamo che il cholera; malattia che per le stragi fatte
    (1)   Non raggiunse quindi in tutto questo secondo triennio (11.380) la media annuale del primo (11.031).
    (2)   In Germania distinguousi per una quasi immunità la Sassonia con un sol caso in quell’anno per ogni milione di abitanti, e la Baviera con una cifra ancora più esigua, mentre in Italia si ebbero in quell’anno stesso 85 morti per ogni milione di abitanti.