questioni: i fatti pi tkieste 953 r;ito circa una mezz’ora, i « patrioti « neppure osarono passar dinanzi o vicino ai caffè e ai restuurants principali, ch’erano presidiati dalla •doventi!, sicché alle 9 circa, tranne gli assalti alle osterie nei rioni secondari e lontani, nulla era accaduto in cui i « patrioti » avessero potuto sfogare con soddisfazione i loro istinti, e per cui nel centro della città si sapesse che i disordini s’erano rinnovati. Improvvisamente, verso le 9 circa, la piazza dell’ospedale fu invasa, da tre luti simultaneamente, dall’intera orda degli scamiciati, sommanti a circa 150 individui, come la sera antecedente, o capitanata sempre dai tre signori vestiti a lutto. Il primo atto delle forze, concentrate a •liieU’ora e in quel luogo — evidentemente — secondo un piano prestabilito, fu di gettar la piazza nelle tenebre spezzando e spegnendo tutti i fanali pubblici. Ottenuto ciò i « patrioti » assaltarono l’ospedale (! !). Una terribile grandinata di sassi partì da due lati contro il pio luogo. I vetri volano in frantumi, dietro alle finestre alcuni lumi si spengono, ombro — malati e infermieri — passano in fuga; un clamore d’.urli di spavento e di grida d’imprecazione s’alza da ogni parte dello stabilimento. Mentre i portinai sbarrano le porte, i « patrioti » con cieco e stupido furore infuriano contro imposte, grate e campanelli, contro tutto ciò che possono colpire all’esterno. Finalmente, dopo circa mezz’ora, appariscono alcune guardie; in quel rneutre si apre il portone dello spedale e un giovane medico si slancia da solo contro il gruppo di « patrioti » più vicino, ne afferra per il collo il più tardo a fuggire e lo tien fermo finché arriva una guardia, cui lo consegna. Le poche guardie arrivate bastano a disperder la masnada di briganti, che poco dopo si riconcentra, come la sera innanzi, davanti aU’Unioue Ginnastica. L’attacco contro la Ginnastica si ripete nelle identiche circostanze. L’edificio è presidiato da una sessantina di soci, i quali rispondono alle sassate degli assalitori scagliando loro addosso ciottoli dal giardino e bocce. Gli assalitori dopo circa un quarto d’ora di sassaiuola sono respinti; ma poco dopo ritornano all’attacco e questa volta; dietro a loro giunge di corsa uno stuolo di guardie di polizia. Altre guardie sbucano dalla parte postica della Ginnastica e- scendono come per prender tra due fuochi gli assalitori. Invece, appena si sono incontrate, circondano l’edificio dell’Unione ginnastica e..... dichiarano in arresto i soci che vi si trovano a difenderlo. Un commissario s’insedia alla porta: si fa condurre dinanzi i soci ad uno ad uno, li assume a protocollo e ad operazione finita li rilascia in libertà a piccoli gruppi mettendoli così in balìa dell’orda di « patrioti » che avrebbero