BIBLIOGRAFIA 327 Rodolfo Falese: Del Suicidio in rapporto alle leggi penali. Parte Ia, Cenni storici (Torino, Giorgis, 1904). L’ottimo Istituto Giuridico dell’Università Torinese continua a dar prova della rinnovata, feconda attiviti che seppe imprimergli l'iniziativa geniale e la cura costante ed amorevole dol prof. Bertolini e degli altri illustri uomini di scienza che ad csbo presiedono. Nella serie dei bei lavori di cui riportiamo l’elenco, hanno un'importanza speciale, anche dal punto di vista economico, i tre opuscoli del Snrfatti. Il primo, succinta introduzione a più vasto studio che l’A. promette sull'argomento, accenna ai varii vincoli giuridici nascenti da una prutica diffusione nell'odierna vita finanziaria e commerciale: quella del deposito di valori in calcetto di sicurezza, affidato alle banche. Le fasi dell'azione preventiva e repressiva che la logislazioue foderale degli Stati Uniti ha inaugurata contro l’abuso delle poali-zioni industriali mostruose, formanti una delle caratteristiche più appariscenti dell'economia americana, sono acutamente analizzate nel secondo lavoro, in base ad un esnme critico diligente dei più recenti responsi della giurisprudenza e della dottrina. Di interesso particolarissimo riesce poi il terzo opuscolo, commento sobrio ed officace ad una sentenza dei Pretore di Borgo San Donnino, affermante che: « se, in presenza di uno sciopero agricolo, minncciante il rac-« colto, la maggioranza dei proprieturi delibera una determinata transazione coi a contadini, i patti stipulati vincolano anche quelli tra i proprietari che volon« termínente si astennero dal partecipare alla indetta adunanza, dacché la ripresa « del lavoro giovò anche ad essi, ed i loro colleghi ngirono come gestori d'aflari u anche in loro nomo ». Del principio, assai pericoloso per le conseguenze logiche che dovrebbe derivarne, non riesce difficile al Sarfatti mostrare la intrinseca fallacia, richiamando il caso risolto dalla sentenza ai capisaldi della dottrina di negotiorum gestii>, e ponendo assai chiaramente in luce qunli circostanze di fatto avrebbero dovuto verificarsi, perchè di tale istituto si potesse sostenere, nella fattispecie, l'applicabilità. ' Di giurisprudonza commerciale straniera si occupano con assai competenza il Sarfatti stesso e l'Ottolenghi in duo pregevoli rnBsegne di sentenze americane e francesi. Dal senso pratico, fecondo, che caratterizza la formazione e l’applicazione delle leggi commerciali in paesi che di tanto ci avanzano nello sviluppo degli scambi, molto certo ci resta ad imparare. Grande quindi l’utilità degli studi positivi ed analitici, sul modo come ivi si esplicano i rapporti giuridici inereuti a questa fondamentale funzione della vita economica. Un ottimo contributo alle indagini critiche sopra una delle più controverse questioni del diritto giustinianeo, porta il dott. Ottorino Clerici, trattando, con erudita analisi di teoriche e di opinioni, di quel legatum penus che tanta importanza ebbe nell’ applicazione del principio pecuniario in materia di successioni. Ma sul suo lavoro, corno sulle altre pubblicazioni d’indole esclusivamente giuridica di cui abbiano fatto cenno, non ci consonte dilungarci l’indole della Rivista, Solo ci piace specialmente segnalare tra esse le acute osservazioni dell'avvocato Brusa, relativamente a due problemi interessantissimi di diritto commerciale e commercialo-pcnalc; nonché le brevi note nelle quali il prof. Bieca Burberia, a proposito d'uua recente sentenza circa la prescrizione del giudicato commerciale rivela ancora una volta le geniali attitudini critiche e la singolare competenza, scientifica che lo distinguono. G. Prato.