LE SOCIETÀ ANONIME E LE SPECULAZIONI IN ITALIA 557 il valore nominale del capitale dei titoli quotati nelle Borse non crebbe nella misura dei G20 milioni circa risultanti dalle cifre surriferite, ma solo di lire 401.901.100, cioè da lire 1.935.901.900 a lire 2.337.803.000, cifre queste desunte dal prospetto mensile del valore di Borsa delle azioni che pubblica YEconomista d’Italia. Vediamo ora a quali manifestazioni dell’attività economica nazionale siano stati applicati i capitali richiesti al credito per mezzo di queste nuove emissioni di azioni. Cominciamo dalle società di credito: di nuove ed importanti ricordo il Banco Ligure con capitale nominale di 20 milioni; in complesso il capitale totale di tutte queste imprese fu di L. 20.577.000 sotto-scritto e di L. 6.193.000 versato. Ma molto importanti sono le cifre deH’aumento di capitale delle imprese preesistenti; si tratta di 15 aumenti il cui importo fece elevare da 158.375.000 a 238.705.000 lire il capitale nominale di dette società; l’aumento fu, quindi, di lire 80.330.000. Ecco le cifre relative alle principali industrie: Società nuovo Società esistenti INDUSTRIE Capitale Capitale Aumento ili capitale sottoscritto versato Tessili........... 20.327.876 26.900.000 Minerarie, siderurgiche e meccaniche 47.460.000 15.861.850 39.129.000 Industrie alimentarie (compresi al- cools, zuccheri, birra)..... 32 325.000 12.900.275 53.625.000 Forze elettriche........ 21.552.500 7.745.750 29.625.000 Automobili. . ....... 22.435.000 7.631.000 8.290.000 Immobiliari ed edilizie..... 19.000.000 5.718.000 36.000.000 Industrie agricole....... 15.385.000 4.675.500 2.100.000 Trasporti terrestri....... 4.600.000 1.370.000 10.286.000 Trasporti marittimi...... 2.550.000 1.750.000 41.000.000 Come si vede, l’incentivo dato alle forme più svariate deH’industria è veramente cospicuo, nè si può accampare il dubbio che codesto impulso sia stato eccessivo, perchè, come per quello degli automobili, si potrebbe rispondere che l’esportazione è capace di assorbire quella parte esuberante del consumo nazionale. Quello della esportazione è uno dei fatti più notevoli di talune grandi industrie italiane; l’Italia riprende così la tradizione, interrotta da secoli, di esportatrice di prodotti manufatti sui mercati stranieri e tutto autorizza a credere che non si arresterà a mezzo, nè retrocederà su di una via che deve guidarla a mèta gloriosa.