LE SOCIETÀ ANONIME E LE SPECULAZIONI IN ITALIA
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il valore nominale del capitale dei titoli quotati nelle Borse non crebbe nella misura dei G20 milioni circa risultanti dalle cifre surriferite, ma solo di lire 401.901.100, cioè da lire 1.935.901.900 a lire 2.337.803.000, cifre queste desunte dal prospetto mensile del valore di Borsa delle azioni che pubblica YEconomista d’Italia.
   Vediamo ora a quali manifestazioni dell’attività economica nazionale siano stati applicati i capitali richiesti al credito per mezzo di queste nuove emissioni di azioni.
   Cominciamo dalle società di credito: di nuove ed importanti ricordo il Banco Ligure con capitale nominale di 20 milioni; in complesso il capitale totale di tutte queste imprese fu di L. 20.577.000 sotto-scritto e di L. 6.193.000 versato. Ma molto importanti sono le cifre deH’aumento di capitale delle imprese preesistenti; si tratta di 15 aumenti il cui importo fece elevare da 158.375.000 a 238.705.000 lire il capitale nominale di dette società; l’aumento fu, quindi, di lire 80.330.000. Ecco le cifre relative alle principali industrie:
                                         Società nuovo       Società esistenti    
INDUSTRIE                            Capitale     Capitale   Aumento ili capitale 
                                     sottoscritto versato                         
Tessili...........                                20.327.876      26.900.000      
Minerarie, siderurgiche e meccaniche 47.460.000   15.861.850      39.129.000      
Industrie alimentarie (compresi al-                                               
cools, zuccheri, birra).....         32 325.000   12.900.275      53.625.000      
Forze elettriche........             21.552.500   7.745.750       29.625.000      
Automobili. . .......                22.435.000   7.631.000       8.290.000       
Immobiliari ed edilizie.....         19.000.000   5.718.000       36.000.000      
Industrie agricole.......            15.385.000   4.675.500       2.100.000       
Trasporti terrestri.......           4.600.000    1.370.000       10.286.000      
Trasporti marittimi......            2.550.000    1.750.000       41.000.000      
   Come si vede, l’incentivo dato alle forme più svariate deH’industria è veramente cospicuo, nè si può accampare il dubbio che codesto impulso sia stato eccessivo, perchè, come per quello degli automobili, si potrebbe rispondere che l’esportazione è capace di assorbire quella parte esuberante del consumo nazionale. Quello della esportazione è uno dei fatti più notevoli di talune grandi industrie italiane; l’Italia riprende così la tradizione, interrotta da secoli, di esportatrice di prodotti manufatti sui mercati stranieri e tutto autorizza a credere che non si arresterà a mezzo, nè retrocederà su di una via che deve guidarla a mèta gloriosa.