IL PROBLEMA DELLA BASILICATA ED IL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO 79 apportato complessivamente un vantaggio annuo di circa un milione e mezzo, senza tener conto delle riduzioni di ricchezza mobile per redditi concorrenti, di esoneri di tasse e delle speciali facilitazioni, per le quali non è possibile ora avere risultati positivi, e tener conto delle diminuzioni di tasse locali per altre leggi. Indubbiamente questa diminuzione d’oneri dovrebbe produrre un risveglio economico sia pur lento. Ma poiché molteplici sono le cause della depressione attuale, molteplici sono i provvedimenti che devono concorrere per porvi riparo. Dove l’opera della legge e degli amministratori non sia sufficiente, interviene la provvida natura con una vicenda di fenomeni che sfuggono alla nostra azione diretta. I progetti di immigrazione interna per riparare alla mancanza di braccia e per la colonizzazione sono ancora in discussione, ed il ritorno degli emigranti potrebbe forse risolvere spontaneamente il problema. Le direttive delle future riforme. Complesso è il problema, e la soluzione non è semplice nè facile. La legge speciale, sia pure perfezionata ed interamente applicata, non porrà certo fine alla questione della Basilicata, perchè un rinnovamento economico sociale di un’intera regione è la risultante di cause molte e svariate, di un insieme di forze individuali e collettive, e non può essere determinato dalla sola azione dello Stato, per quanto benefica ed efficace. Giustamente nell’organismo stesso della legge 81 marzo 1904 quest’azione ha assunto una duplice forma; l’una esplicantesi con provvedimenti diretti dello Stato per riparare a condizioni di fatto dannose all’incremento economico-sociale della Provincia; l’altra consistente in esoneri, facilitazioni e premi per rendere più pronta, più libera, e più energica l’iniziativa privata. L’indice dei veri risultati della legge sarà dato dallo svolgersi delle attività individuali, e dalle forme nuove e moderne di esplicazione che esse assumeranno, riunendosi e consociandosi per alte finalità di interesse collettivo. E questo scopo più prontamente e più facilmente sarà raggiunto se il capitale e le energie vive delle altre regioni d’Italia, dove la ricchezza è più abbondante e l’agricoltura e l’indù-