92 LA RIFORMA SOCIALE — ANNO XV - VOL. XIX e il 1901 il numero di società indigene annualmente costituite rimase stazionario, quello delle compagnie estere chiedenti autorizzazione raddoppiò). 3° Che la tassa favoriva le imprese meno prospere, gravando per intiero su quelle il cui capitale rappresentava molto più del valore del patrimonio tangibile, e su quelle che ne avevano immobilizzata una porzione minore. (Delle 2000 società indigene esistenti nel 1901, il 50 per 100, rappresentanti circa i due terzi del capitale totale, erano tassate per un corporate excess di dollari 46.054.678, mentre i loro capitali circolanti potevano valutarsi a doli. 113.654.957; esse potevano quindi considerarsi esenti per doli. 67.000.279 (il 60 per 100) della loro ricchezza, con un risparmio netto di oltre un milione di dollari. Per compenso circa 900 società, mentre pagavano in base ad un corporate excess di doli. 58.183.961, non possedevano di capitale circolante più di doli. 29.949.072: il loro danno risultava in media a circa mezzo milione di dollari). È facile vedere come simili cause di ineguaglianza, inavvertite da principio, dovessero rendersi viemmeglio sensibili a mano a mano che gli speculatori più abili riuscivano a scoprire le singolari opportunità che esse offrivano a chi bramasse frodare il fisco eludendo la legge. A restaurare la perequazione alterata intesero perciò, nel 1903, parecchi provvedimenti, in seguito ai quali l’imposta sulle compagnie industriali e commerciali rimase assisa sovra le seguenti basi: L'imposta diretta locale colpisce anzitutto gli immobili ed il macchinario dell’azienda. L’agente delle tasse procede in seguito alla valutazione della corporate franciose conformemente alle quotazioni del mercato di Borsa. Dal capitale così accertato egli deduce: a) il valore degli immobili e macchinario soggetti alla prima imposta; b) tutte le proprietà e i valori posseduti fuori dello Stato; c) i debiti sociali. Al residuo si applica la tassa con una aliquota ottenuta mediante il calcolo riferito. Per nuova disposizione tuttavia a tale percentuale è fissato un limite minimo ed un massimo. 11 primo scende fino ad '/io per cento del prezzo di mercato del capitale in azioni; il secondo si calcola in funzione di due elementi: il patrimonio immobiliare tassabile da un lato, e un estimo dall’altro della proprietà mobiliare non eccedente il primo di oltre '/s- Dopo questi ritocchi l'onere tributario sull’industria e sul commercio nel Massachussetts comprende tre classi di contribuenti: a) le ditte private soggette alle imposte locali sull’intiero loro patrimonio immobiliare e mobiliare ; b) le società estere, colpite soltanto nelle loro proprietà immobiliari; c) le compagnie indigene, tassabili al massimo sovra un ammontare non superiore al ,l#/ioo del loro capitale immobiliare. Il fortissimo aumento verificatosi subito nelle costituzioni di nuove compagnie, dimostra l'efflcacia della riforma agli intenti che si proponeva il legislatore. Nel 1904 se ne formarono non meno di 1000 con doli. 66.623.610 di capitale, contro appena 259 e doli. 11.590.460 nell’esercizio precedente. Ciò compensò pure completamente la perdita finanziaria non lieve che gli sgravi consentiti avrebbero recato all’erario. Ma l’impulso dato alle ditte