l’imposta sulle società industriali nel massachussetts 89 tars quanto più era possibile i metodi e le aliquote dell’imposta globale sulla proprietà, soltanto sostituendo, come contribuente, la persona della società a quella dei singoli azionisti. Rimasero esenti dalla tassa le banche di emissione e di depositi (costituite secondo la legge federale), e le compagnie per intraprese minerarie, ferroviarie o telegrafiche in paese estero; per compenso le società straniere esercenti servizi pubblici nello Stato vennero successivamente assoggettate alla tassa. La base della tassa fu il prezzo di mercato delle azioni sociali, dedotto il valore degli immobili e macchinario colpiti dalla imposta globale, e desunto da consegne degli interessati, controllabili dai commissari. La deduzione non è accordata alle compagnie straniere se non per i beni che esse possiedono nel Massachussetts. L’aliquota fu regolata in modo da equiparare, per quanto era possibile, il contributo delle altre forme di ricchezza. Nel 1864 essa venne fissata all’l Ma d'allora in poi la percentuale divenne variabile, essendo affidato ai commissari a ciò delegati di determinarla anno per anno, in rapporto all'aliquota media delle tasse sulla proprietà imposte dalle città e municipi dello Stato in ciascun esercizio. La perfezionata efficienza dei metodi di accertamento, unita allo sviluppo grandioso delle intraprese collettive nell’ultimo quarto di secolo, moltiplicarono progressivamente i proventi di questo cespite di entrata. Dell’una e dell’altro potremo farci un’idea confrontando i dati dei successivi quinquenni : Ì I| JS ¿3 2 = -* 1 i 3 ■Il II Anui 3| 1*11 a.--- s -S .1 ;g il* m «• - s • il 1 3« »■ 3-; X «-j._ -S ìli =3 (mi^l. di doli.) (a. c.) (u. e.) (II. 0.) (U. C )