FATTI EU ARGOMENTI INTORNO ALLA MUNICIPALIZZAZIONE 109 E se in progresso di tempo il Municipio verrà a ricavare dall’esercizio municipale gli stessi proventi che senza noia nè rischio percepiva dalla società esercente, ciò sarà dovuto semplicemente all’incremento della popolazione e del traffico — fattori questi che debbono in primo luogo giovare alla collettività che li crea. Ma questa ben può, mercè contratti saggi ed equi, avvalersene, anche lasciando agli imprenditori la loro propria sfera d’azione. * * * Gli antichi Edili torinesi, se nel disciplinare le concessioni dei pubblici servizi non spiegarono lungiveggente sagacia circa l’importanza avvenire di tali servizi, e non stipularono quindi (salvochè per l’acquedotto) clausole di eventuale riscatto — partecipazione negli utili — potestà di diretto intervento e controllo nelle variazioni dei prezzi (clausole che, del resto, gli imprenditori, date le condizioni della opinione pubblica in quei tempi, non avrebbero forse accettate), dimostrarono però, in misura notevole, prudenza e circospezione, e le attuarono sia nella esclusione di ogni monopolio, sia nel non apporre alle concessioni un termine preciso e tassativo. Questo elemento importantissimo e assai malagevole a prestabilire saggiamente avrebbe quindi, nell’interesse e del Comune e del concessionario, preso norma dallo svolgimento dei fatti. Una consimile politica, in piena antitesi colle pratiche dell’antico Regno Sardo, e che si deve all’influenza delle dottrine economiche libe-riste accolte da Camillo Cavour e da’ suoi contemporanei, ispirò pure il Municipio torinese nelle concessioni del gas. Abbiamo esposto altrove (1) le vicende di questo servizio a Torino, dove, mercè la coesistenza di due Società, si ebbe da tempo e si lia oggi non solo il prezzo piò basso fra tutte le città italiane, ma prezzi tali da uguagliare o superare, tenuto conto di tutte le circostanze, i vantaggi di cui gode qualsiasi città ragguardevole del nostro Continente. Ciò fu dovuto però non solo alla coesistenza delle due Società, che altrimenti si sarebbero certo fuse tosto o tardi, come dal più al meno accadde dovunque, ma alle saggie norme prestabilite alla Società rivale, sopraggiunta nel 1862, la Società dei consumatori di gas-luce. (1) Avbbury-Ghissbr, pag. 305-9.