901 BIBLIOGRAFIE, NOTIZIE ED APPUNTI BIBLIOGRAFIA Giuseppe Goria: La cooperazione di classe fra i lavoratori in Italia, con prefazione di Luigi Luzzatti. (Torino, Bocca, 1909). Frammezzo alle numerose pubblicazioni, volte ad illustrare la cooperazione italiana, le quali formano una letteratura nobilissima senza quasi riscontro nelle più colte nazioni, ud posto assai distinto ò indubbiamente dovuto a questo libro del Goria, il quale della coopcrazione italiana traccia egregiamente i progressi e l'assetto attuale ed assoggetta a critica imparziale e sapiente le intemperanze e gli eccessi. L’A. include nella cooperazioue qualsiasi forma dell'associazione fra i lavoratori, e perciò iuizia il suo studio trattando della cooperazioue di retitlenza, ossia delle leghe operaie, per procedere poscia all'indagiue della cooperazione vera c propria, nei suoi varii aspetti, di cooperazione di lavoro, affittanze collettive, cooperazione di produzioue industriale, cooperazioue di consumo e di previdenza, e por discutere alfine le due grandi manifestazioni politiche della cooperazione, la cooperazione cattolica e socialista. Qui potrebbe sollevarsi un dubbio pregiudiziale, circa la opportunità di raffigurare la federazione operaia come una forma di cooperaziono, torcendo la parola cooperazione dal consueto e normale suo senso. Infatti cooperazioue — la parola stessa lo dico — indica l’esercizio di una funzione di produzione o d'acquisto da parte di parecchi individui associati. Ora invece gli operai federati in lega di resistenza si associano assiome por ¡scopi affatto diversi dalla produzione o dall’acquisto, e precisamente per salvaguardare i propri interessi uci dibattiti col capitale. Perciò mi sembra che in tal caso s'abbia cosi poco una cooperazione, come potrebbe aversi, ad es, fra i soci di un gabiuctto di lettura o di un circolo sportivo. Comunque, non vogliamo negare che una terminologia cobì larga vanti pure precedenti notevoli presso egregi scrittori (basti ricordare il Lorenzoni); e ad ogai modo non vorremo ossero cosi pedanti da tenere il broncio all’A. per una questione di nomenclatura, che ò sempre di assai secondario rilievo. A prescindere da ciò, non si può a meno di ammirare la sottile industria con cui l’A. perseguo ne' più riposti meandri la cooperazione italiana e ne chiarisce le manifestazioni, le vicende e gli scopi. Che se, per tal riguardo, l'A. si limita ad esporre con maggior dottrina ed ampiezza cose, che altri hanno dette in precedenza, vi ha una parte del. libro che ò affatto nuova, ed è quella che ha tratto alla cooperazione politica, o che studia le manifestazioni e i caratteri delle cooperative cattoliche e socialiste. È per questa parte che il libro merita davvero l'elogio, che gli rivolgo nella prefazione il Luzzatti, d'essere 58 — La Riforma Sociale, Voi. XX.