88 LA RIFORMA SOCIA LK — ANNO XVI - VOL. XX (legge sulla fornitura di energia elettrica) inteso ad attuare le raccomandazioni della Commissione della Camera dei Lordi che abbiamo sopra riferite. Il progetto autorizzava il Board of Trade a rilasciare concessioni a Compagnie intercomunali che si proponessero di somministrare energia in blocco, ossia all’ingrosso, a Enti locali e Società munite di concessioni locali. Revocava il diritto di veto accordato agli enti locali, e dava al Board of Trade potere discrezionale di inserire od omettere la clausola di riscatto forzoso nelle concessioni per fornitura di energia all’ingrosso. Provvedeva alla tutela dei consumatori stabilendo che in capo ad ogni quinquennio venti consumatori potessero far petizione al Board of Trade perchè fissasse una nuova tariffa massima per l’energia, e che il Board of Trade avesse potere di ciò fare se giudicava le attuali tariffe non ragionevoli. In ognuna delle tre sessioni 1903-1905 il progetto fu approvato dai Lordi, ma il Ministero, presago delle opposizioni dei Comuni nella Camera elettiva, si astenne ognora dal presentarlo a questa. E cosi a tutt’oggi, per quanto abbiamo potuto appurare, il Parlamento Britannico non ha emendato la legge 1870 sulle tranvie, quella 1896 sulle ferrovie economiche, nè la legge 1888 suirilluminazione elettrica, tutte cosi eccessivamente deferenti agli Enti locali e tutte cosi funeste all’economia nazionale. I motivi che dettarono la condotta dei Ministeri sono lumeggiati dalle vicende del progetto di legge per la concessione ad una grande Compagnia privata del servizio di energia elettrica nella Contea Amministrativa di Londra che, approvato dai Lordi, fu respinto dalla Camera nel 1905. Sedici Borghi e 13 Compagnie avevano concessioni parziali nel territorio della Contea di Londra. A loro tutela, i Lordi inserirono la clausola che la nuova Compagnia non potesse fornire corrente nel loro territorio salvochè giustificando al Board of Trade di poter ciò fare a prezzo più basso. In questo caso i titolari delle concessioni locali avrebbero avuto facoltà di provvedersi dell’energia presso la Compagnia centrale e di rivenderla con ragionevole profitto. Quest’aggiunta fece tacere l’opposizione della maggior parte delle Compagnie locali e di parecchi Borghi, non quella però del London County Council, che si riprometteva di ottenere tosto o tardi dal Parlamento una concessione monopolistica per la fornitura dell’energia elettrica nella Metropoli. II disegno di legge stabiliva una scala mobile dei dividendi e dei prezzi. i / /