148 LA. RIFORMA SOCIALE — ANNO XVI - VOL. XX A questo nuovissimo contratto del Municipio di Liegi manca sin qui il collaudo dell’esperienza. Esso è giudicato dai tecnici e dai competenti assai ardito, specie per quanto riguarda il saggio e le modalità della tariffa. Non è a disconoscere intanto che il contratto stesso risponde assai bene al concetto da cui mosse il Comune, quello cioè di promuovere largamente, a vantaggio dell’economia locale e del proprio impianto, un uso per quanto possibile esteso ed intenso dell’energia elettrica, vuoi per luce, vuoi per forza motrice. Qual distacco dalla gretta e miope politica dei Comuni inglesi forniti di gasometri municipali! Il contratto è nuovo e rischioso ; può essere poco fruttuoso. Ed ecco il Comune assumersi esso la spesa dell’impianto ; assicurarsi prima, per stabilire le modalità, poi per l’esercizio della gestione, il concorso di specialisti eminenti, commisurare il compenso dell’esercente ai risultati, in guisa tale che compenso apprezzabile non si abbia se non conseguendo risultati notevoli (cfr. la scala disciplinata dall’art. 118). D’altra parte la Società affittuaria ed esercente non arrischia capitali, ma solo il compenso o meno dell’opera propria ; è legata solo per 10 anni e qualora, raggiunto questo termine, venga dismessa dopo aver saputo rendere l’azienda largamente fruttuosa, essa percepirà una indennità ragguagliata ai redditi conseguiti. Nè, infine, sfugga al lettore la sapiente e pratica coordinazione di questo contratto dell’energia elettrica col contratto che il Municipio tiene vivo per il gas e che è di una struttura diametralmente diversa. La Società proprietaria ed esercente dell’impianto del gas lucra, come abbiamo visto, il 9,50 % sui suoi capitali ed ha una gestione ottima. Per competere colla luce fornita a tenuissimo prezzo dalla Società esercente 1’impianto elettrico municipale, per continuare ad avere i suoi alti dividendi, la Società del gas dovrà più che mai spiegare la massima efficenza tecnico-commerciale. I capitali legittimamente investiti nelle aziende, siano essi della Società (per il gas), siano del Comune (impianto elettrico), hanno assicurato l’interesse normale e l’ammortamento, purché siano geriti in modo normale. II Municipio, cui spetta una quota negli utili eccedenti di entrambe le aziende rivali, ritroverà nell’una ciò che venisse a ritrarre in meno dall’altra. Essenzialmente poi in questa gara feconda chi avrà sempre da guadagnare sarà la collettività, sempre meglio servita e servita — non di- ./ ' i /