FATTI ED ARGOMENTI INTORNO ALLA MUNICIPALIZZAZIONE 53 § 5. — Il gasómetro municipale di Grenoble. Il gasómetro di Grenoble (1) costituiva l’esempio più importante che vi fosse in Francia di municipalizzazione del gas. Già nel 1895 la relazione sul bilancio comunale esponeva fra l’altro: u Si crede generalmente che il nostro gasómetro faccia utili enormi; sgraziatamente questa è una leggenda, la verità si è che non si sa quali utili siano realmente conseguiti. Difatti gli inventari non hanno mai messo in evidenza i capitali successivamente investiti nell’azienda; essi non comprendono che ammortamenti insufficenti, la cui misura fissata tratto tratto, saltuariamente, da deliberazioni del Consiglio municipale, non ha seguito la progressione delle spese d’impianto, e segnatamente non ha contemplato i 400.000 franchi presi a prestito dalla Cassa governativa dei depositi a un tasso del 9 %, inclusovi l’ammortamento. Un’annualità di lire 30.000 deve per questo titolo essere pagata dal Comune fino al 1905. È di evidenza meridiana che questa annualità dev’essere prelevata sui proventi del gasómetro e portata in diminuzione degli utili ». Nel 1902 il pubblicista francese Veber istituì un’inchiesta sulle imprese municipali del gas in Francia, ed ebbe da Grenoble questa sincera risposta: u Gli utili hanno raggiunto franchi 400.000 durante gli ultimi anni; in via eccezionale e per effetto d’una aggiudicazione che non ha permesso alla città di avvantaggiarsi del rialzo verificatosi nel coke, mentre essa ha dovuto subire il rialzo dei carboni, gli utili dell’esercizio 1900 sono scesi a franchi 300.000 ». Nel 1899 il Consiglio comunale di Grenoble nominò una Commissione extra-consigliare, col mandato di studiare i mezzi di sviluppare l’illuminazione elettrica, di distribuire la forza motrice alle industrie, e di esaminare altresì il problema se convenisse alla città assumere questa nuova industria unendola a quella del gas, oppure affidare e l’una e l’altra a una società. Nel novembre 1900 la Commissione concludeva di conferire l’industria del gas,' come quella dell’elettricità, a una società. Queste conclusioni non piacquero al Consiglio municipale, che invocò i « buoni risultati » del gasómetro municipale e affermò il fermo proposito « di continuare questa azienda unendovi la distribuzione di (1) Bussv, pag. 99 aegg.