BIBLIOGRAFIA 175 Bernardino Frescura: Sull’Oceano, cogli emigranti (Impressioni e ricordi) (Genova, Tip. Marittima, 1908). E una raccolta senza pretese di impressioni raccolte u bordo di un piroscafo italiano in rotta per l'America. Ma quando chi osserva e riferisce si chiama il prof. Frescura — il ben noto insigne studioso di questioni coloniali e migratorie — lo scritto acquista un’importanza documentaria e scientifica notevole, anche so presentato in questa forma apparentemente leggera e modestamente dimessa. Nulla giova meglio uU'interpretnzione ed allo studio positivo delle cause c degli effetti della nostra emigrazione che il contatto famigliare coi nostri lavoratori nel momento del distacco e durante il viaggio- che li allontana dalla patria. La crisi psicologica che essi allora attraversano, nella suggestiono spesso tormentosa di ricordi recenti, nel miraggio di un domani ignoto, è supremamente propizia alla osservazione dei sentimenti, delle speranze, delle tendenze e delle idee che li guidano verso il nuovo destino, alla constatazione dei loro bisogni, allo studio dell’indole loro. Se però simile indagine, anziché essere empiricamente compiuta da qualche cacciatore di effetti sentimentali, da qualche corrispondente di giornale in cerca di argomenti, o da qualche sfaccendato dilettante di problemi morali o sociologici, o da qualche esportatore di conferenze oltro-oceaniche, è intrapresa da chi del problema migratorio conosce, non soltanto i lati romantici o pittoreschi, ma l’intima essenza e tutte le conseguenze e le ripercussioni economico-sociali, le sparse e disorganiche noto tratte dal taccuino del viaggiatore divengon un materiale di primo ordine ed un contributo prezioso all’elaborazione scientifica del capitale argomento. Ecco perchè il libretto del Frescura, resoconto vivace ed arguto di un viaggio già le millo volte, anche da illustri scrittori, narrato, acquista sapore di originalità spiccatissima e merita la più lieta accoglienza pure nel campo della letteratura scientifica. G. Prato. Avv. Prof. Luigi Abello: Della locazione. — Voi. I. Locazione di cose (Napoli, E. Marghieri, 1905). — Voi. II. Locazione di opere (Napoli, E. Marghieri. Torino, Unione Tip. Ed. Torinese, 1908). Con largo favore fu accolto dai cultori di scienze giuridiche il primo volume di quest’opera preziosa, nella quale l’Abello « si propose di offrir loro una larga trattazione sistematica d’uno dei più rilevanti istituti del diritto odierno, tentando di accennare almeno a tutte le molte e complesse questioni che ne originano, e svolgerne con maggior ampiezza quelle più rilevanti per la pratica n e ciò col chiarire c coordinare organicamente i principii dottrinari dell'Istituto stesso c le applicazioni fattene dalla più autorevole giurisprudenza. Più importante però per noi, perchè attinente più da vicino ai maggiori problemi della vita economica e sociale moderna, si presonta il secondo volume, dedicato all'analisi amplissima dell’essenza e delle forme del contratto di lavoro. Determinato anzitutto con efficace precisione che debba intendersi per « locazione di opere », e fissati nettamente i termini di tale contratto, l’Abello ne analizza le forme, soffermandosi ad esaminare le analogie, le differenze ed i rapporti che intercedono tra questo ed altri contratti affini: compra-vendita, mandato, società, commodato, deposito, donazione. Passa poi a delinearne la strut-