104 LA RIFORMA SOCIALE — ANNO XVI • VOL XX berazione elei Comune, intesa a favorire le industrie, ebbe per primo risultato di sottrarre loro per una serie di anni agevolezze di cui altrimenti avrebbero potuto fruire. La stessa Società si trovava di fronte all’alternativa, o di impegnare (come poi dovette fare per ben 15 milioni) nuovi ingenti capitali nell’azienda, cosi da portarla al massimo grado di efficenza, oppure di addivenire ad una liquidazione parziale o totale. Anziché affrontare tutte le alee di un impianto nuovo suo proprio, il Municipio torinese avrebbe, volendolo, potuto certo acquistare o la totalità dell’impianto della Società, o una parte di questo a prezzi inferiori al costo, e coll’inestimabile benefizio di sapere che cosa comperava ed a che prezzo. Ma questa soluzione, cosi ovvia, non fu neppure tentata. * * * A Torino s’era costituita nel 1900 col capitale di 4 milioni una Società per utilizzare le forze idrauliche del Moncenisio. Questa pure era audata incoutro a grandi difficoltà e delusioni; nel 1904, aveva compiuto la prima parte del proprio programma tecnico, ma, consapevole delle ulteriori difficoltà commerciali e finanziarie, era disposta a cedere il proprio impianto con sacrificio notevole sul costo. Corsero trattative che il Municipio non seppe concludere, ma che concluse invece la Società Elettricità Alta Italia, stipulando a patti soddisfacenti per la Società del Moncenisio un affitto, duraturo quanto la concessione governativa, della forza disponibile, ch’era di circa 3000 cavalli. La Società del Moncenisio ha distribuito quest’anno per la prima volta l’interesse del 4 °/0 sul capitale azionario. La Società Alta Italia, raggiunta dopo lunghi sforzi una condizione d’iniziale e progressiva fruttuosità, dispone oggi di oltre 40.000 HP, idraulici e termici, coi quali dovrà competere rimpianto idro-elettrico municipale. Questo avrà, già si sa, un costo assai superiore alle previsioni, fato comune a quasi tutti gli impianti idro-elettrici. Ammettasi pure che error communis facit jus. Ma siccome oggi con macchine a vapore potenti il costo annuo del cavallo si aggira sulle L. 130, rimpianto idro-elettrico municipale non arrecherà nessuno degli sperati vantaggi nè alla finanza del Comune, nè all’industria paesana; anzi esso volatilizzerà, in danno dei contribuenti e dell’economia nazionale, una ricchezza corrispondente all’eccedenza del costo degli HP municipali sul costo normale annuo del HP a vapore (L. 130 circa). /