FATTI ED ARGOMENTI INTORNO ALLA MUNICIPALIZZAZIONE 93 tualmente ad un bisogno pubblico. Il dott. Siemens ha detto che l’elettricità è una illuminazione di lusso, e che il gas è e rimarrà la luce dei poveri. Il Comitato fa sua l’opinione autorevole del dott. Siemens e non si sente di proporre la spesa di parte alcuna dei fondi municipali per esperienze che andrebbero a vantaggio soltanto di una frazione della collettività. « Il Comitato ritiene che non vi è analogia fra la proposta di municipalizzare il gas e quella di fare altrettanto per l’elettricità, attesoché esse differiscono sostanzialmente sotto molti aspetti. Il Consiglio si chiarì disposto e riconobbe saggio di addossarsi un grande aumento di responsabilità col riscatto del gasometro nel 1875, ma queste responsabilità riflettevano essenzialmente la condotta commerciale di un’azienda già stabilita. Col riscatto si ebbe altresì un personale già sperimentato e capace, sul quale il Municipio poteva fare affidamento. La prima responsabilità in ordine ad un’impresa municipale di elettricità sarebbe la designazione di un personale ancora non sperimentato, reclutato necessariamente fra persone non ancora consapevoli degli obblighi della loro carica, e per i cui errori il Municipio incorrerebbe biasimo. Col riscatto del gasometro il Municipio si pose in grado di avere utili maggiori di quelli possibili alle società private. Il risultato di un impianto elettrico municipale sarebbe quasi certamente di addossare ai contribuenti un onere immediato, colla prospettiva ultima di una perdita ragguardevole. È noto che la difficoltà maggiore sta oggi nella distribuzione dell’elettricità. Le difficoltà di creare l’energia e di fabbricare le lampade si possono dire oggi superate. Un Municipio, il quale assumesse oggi la distribuzione di elettricità, nelle più favorevoli circostanze dovrebbe affrontare la parte più costosa e difficile del problema, ossia la distribuzione della luce. Di più esso farebbe gli affari di quelle Compagnie, titolari di brevetti, che percepiscono diritti sulla fabbricazione delle dinamo, del materiale, delle lampade. Queste Compagnie potrebbero attribuire tutte le imperfezioni e deficienze deirimpianto all’energia somministrata dal Municipio, e l’interesse di queste Compagnie sarebbe di tener viva una continua agitazione per una riduzione di prezzo della luce elettrica. « La Commissione opina non esservi ragioni bastevoli per indurre il Municipio ad assumere un còmpito che certamente gli procurerà preoccupazioni, difficoltà ed ardui lavori, senza il compenso di contribuire al benessere di tutta la comunità, e che implicherà pure alee finanziarie colla incertezza di adeguato profitto, se pure profitto vi sarà. Se, d’altra parte, lasciamo che le Compagnie assumano