FATTI HI) ARGOMENTI INTORNO AI.LA MUNICIPALIZZAZIONE 95 Birmingham si ispirassero a prudenza mercantile, ma ci sembra diffìcile conciliare questa mentalità e questa linea di condotta colla tesi che il prevalere delle aziende municipali non pregiudichi il progresso della tecnica e delle applicazioni della scienza all’industria ed al benessere civile. * * * Il concetto e la valutazione del rischio sono il punto più delicato e il più vitale in ogni importante problema industriale o finanziario, sono altresì la pietra di paragone che scevera nel campo della pratica gli uomini geniali, saggiamente ardimentosi, sottilmente lungiveggenti, dal gregge dei meri rompicolli speculativi e degli inerti schiavi della routine. Senza adeguuti compensi al rischio, industrie nuove non sorgono o non si sviluppano. Legislazioni e governanti, che in una guisa o in un’altra tolgono questi corrispettivi o li riducono a misura insufficente, non operano più saggiamente di chi imponesse alle materie primei alla forza motrice, ai trasporti, tassi e modalità proibitive o troppo onerose. È questa una verità fondamentale e sacrosanta, ma sgraziatamente rientra nel novero di quelle che, secondo l’espressione di Bastiat, le gros jjublic ne voit pus. E per chiudere questo capitolo di storia sull’influenza nefasta che le municipalizzazioni spiegarono nel Regno Unito su tutti i rami dell’industria moderna per eccellenza — le applicazioni dell’elettricità — accenniamo ancora tre considerazioni complementari: a) Là dove per le condizioni fatte al capitale le applicazioni dell’elettricità siano lente, saltuarie, incerte, è chiaro che non può svilupparsi neppure l’industria che provvede le macchine ed i materiali occorrenti agli impianti. E cosi è accaduto che Municipi e Compagnie del Regno Unito, quando vollero attuare impianti, dovettero largamente ricorrere all’estero, agli Stati Uniti e ben anco a case del Continente europeo. Nel 1900, davanti la Commissione d’inchiesta sulle municipalizzazioni, un tecnico inglese competente dichiarava che le maggiori società del Regno Unito fabbricanti di macchinario elettrico avevano un capitale complessivo di circa dollari 10.000.000, che fruttava dividendi dal 4,50 al 6 %, mentre le maggiori società tedesche similari avevano un capitale di dollari 65.000.000 e distribuivano allora dal 10 al 25 °/0.