FATTI El) ARGOMENTI INTORNO ALLA MUNICIPALIZZAZIONE 83 « ognuna dollari 10.000. Oggi se ne possono avere di ugualmente buono u a dollari 1000 l’una. Somme enormi sono state spese altresì nella pro-« cedura parlamentare intesa ad ottenere la conversione in una legge u dei provisionai orders rilasciati alla Compagnia dal Board of Trade « nel 1883 ». Circa le perdite incontrate in sperimenti infruttuosi Mr. Forbes fece pure questa osservazione luminosa di buon senso: u So avessimo saputo allora quanto sappiamo oggi, non avremmo speso « la somma di dollari 1.525.000 come abbiamo fatto ; ma se non avesti simo incontrato tale spesa, non sapremmo ora quanto sappiamo ». Finalmente dopo molti tentativi infruttuosi riuscì nel 1888 al Ministero Salisbury di far emendare con legge 28 giugno la precedente legge del 1882, che aveva con si infelici risultati disciplinato l’illuminazione elettrica. Tenuto fermo il diritto di riscatto in base al valore fisico dell’impianto, la durata massima delle concessioni per le Compagnie fu portata ad anni 42 od a quella più vicina scadenza che dal Board of Trade venisse fissata caso per caso. Non esercitando il riscatto al termine della scadenza, l’autorità locale poteva avvalersene ad ogni settennio successivo, clausola questa identica a quella vigente per tutte le concessioni di tranvie e ferrovie economiche. Contro le concessioni rilasciate dal Board of Trade le autorità locali possono presentare protesta sulla quale il Board of Trade può procedere oltre, comunicando però al Parlamento i motivi del suo provvedimento. I Municipi avevano chiesto di conservare un diritto di veto assoluto, ina il Governo non vi accondiscese, in vista dell’abuso ch’erasi fatto del veto concesso dalla legge 1870 sulle tranvie. In realtà però solo assai di rado il Board of Trade non tien conto delle opposizioni degli Enti locali. Dieci anni dopo la nuova legge 1888, nel 1898, Sir Courtenay Boyle, segretario di Stato permanente presso il Board of Trade dal 1893 al 1901, deponeva davanti la Commissione dei due rami del Parlamento sul progetto di legge per le stazioni generatrici di energia elettrica, nei termini seguenti: u La nostra massima è di esser deferenti alle autorità locali sic-u come rappresentanti dei contribuenti e meglio in grado di cono-u scere gli interessi locali. Siamo spesso richiesti di passar oltre le « opposizioni degli Enti locali per la ragione, ad esempio, ch’essi sono « interessati nei gasometri. Ma, di regola, noi non facciamo a meno del « loro assenso. Il non avervi riguardo è un provvedimento estremo che « al Board of Trade è accaduto di prendere, ma in pochissimi casi ». Le deposizioni raccolte nel 1898 dalla Commissione parlamentare sui danni derivati all’industria ed all’economia nazionale dalla pratica