L’anno economico 1913. L’annata economica 1913, al pari «Iella precedente, mostra quanto profonde siano nel mondo moderno le ripercussioni «lei grandi eventi politici sul movimento internazionale degli affari, tanto strettamente coordinato ora dai molteplici vincoli del credito. Gli eventi balcanici hanno ancora, «turante gran parte dell’anno, destate vive apprensioni, e la minaccia di una generale conflagrazione ha promosso costosi preparativi militari da parte di molti Stati. L’inquietudine politica ha, adunque, avuta una grave ripercussione sul movimento economico e ha dato, al fine, un aspetto nuovo al mondo degli affari. L’edifìcio economico internazionale nell’autunno 1912 (alla vigilia della prima guerra balcanica) si presentava con un aspetto ancora solido : l’ultimo trimestre del 1912 rivelò sintomi inquietanti, ma taluno riteneva tuttavia che, ove la crisi politica si fosse rapidamente risolta, agli effetti della guerra si sarebbe potuto rapidamente rimediare; questa illusione trovava allora una qualche giustificazione nella perdurante grandissima attività delle industrie (specialmente delle metallurgiche), nel vasto commercio internazionale, nell’alto livello dei noli. Ma, fin dai primi mesi dell’anno 1913, risultò evidente che un profondo mutamento si andava delineando nella vita economica mondiale per cui neppure un rischiararsi dell’orizzonte politico avrebbe potuto ridare un carattere favorevole alla congiuntura. Cosi l’aspetto generale dell’economia mondiale nel 1913 è di deciso rallentamento negli affari : mentre in qualche paese dalla più robusta compagine economica il mutamento di situazione, come per una specie di inerzia, è stato soltanto in parte risentito, altrove si è delineata una vera crisi. Così, in Inghilterra l’annata è registrata anconi come prospera, con buoni profitti, con mercedi tuttavia cres«;enti, tenue emigrazione, lieve disoccupazione e rilevantissimi scambi con l’estero : soltanto negli ultimi mesi è risultato indubbio che l’ondata della prosperità sta ritirandosi. E pure complessivamente favorevole si è presentata la situazione nella Francia malgrado un rallentamento negli affari nel secondo semestre. Invece in Germania il peggioramento nella condizione generale è stato assai più sentito presentando deciso l’aspetto