— 14 — Capitolo I. Commercio con l’estero. Gli scambi con l’estero segnano complessivamente nel 1914 un ben notevole regresso rispetto all’anno 1913, causato (lai granile evento che lungo gli ultimi cinque mesi tanto ha contratto i rapporti economici internazionali. Dai dati provvisori sinora noti (basati sui prezzi del 1913) risulta che — non tenendo conto del movimento dei metalli preziosi — le importazioni ed esportazioni riunite raggiungono un importo di L. 5 099 950 87(5 ((5 157 277 512 nel 1913; G 098 849 408 nel 1912). Il regresso rispetto all’anno precedente è adunque stato di circa 1057 milioni; tale regresso riporta il volume del traffico a un livello di poco superiore a quello del 1909. Il regresso apparirli probabilmente meno cospicuo nella valutazione definitiva in ragione dei grandi rialzi avvenuti nel livello dei prezzi dopo il luglio 1914. Dai dati provvisori risulta un valore di L. 3 645G38 975 per le importazioni, inferiore di milioni 7G3,6 al movimento del 1913 e un valore di L. 221 7900 720 per le esportazioni, inferiore di milioni 293,7 : la diminuzione è adunque stata relativamente e assolutamente assai più forte per le entrate che per lo uscite. Lo sbilancio fra le due correnti del traffico è così disceso a milioni 604 (1134 nel 1913; 1305 nel 1912), livello poco superiore a quello del 1906. Questa enorme contrazione nel traffico è essenziulmente connessa con la guerra: il movimento, esclusi i metalli preziosi, sino alla fine del luglio si concretava rispetto al corrispondente periodo del 1913, in una diminuzione per milioni 42,7 nelle entrate (dovuta essenzialmente alla fortissima riduzione nelle importazioni di cereali) e in un aumento per milioni 72,3 nelle uscite (dovuto principalmente alla maggiore esportazione nelle categorie doganali delle bevande, dei prodotti chimici, della lana, dei veicoli, della gomma elastica e delle derrate vegetali) : il complessivo volume del traffico in quei sette mesi di poco si scostava dal livello dell’anno precedente. Dna grossa depressione si è verificata poi lungo gli ultimi cinque mesi: le entrate hanno subito un tracollo di oltre la metà del loro importo tanto che nel settembre, nell’ottobre e nel novembre la valutazione provvisoria segna eccesso di esportazione. La contrazione tanto più decisa nello importazioni, che ha così forte- (