— XIII — Gli ultimi mesi dell’almo 1914 così come i primi dell’anno 1915, nelle varie fasi in cui è passata l’economia del paese, hanno costituito una graduale, spesso inavvertita, preparazione all’economia di guerra. Malgrado il lungo permanere delle moratorie, parecchie imprese deboli sono cadute segnando un certo risanamento ; una sensibile liquidazione del passato è avvenuta; molti progetti sono stati abbandonati: è cessata ogni nuova creazione di imprese : lo forme più imprudenti di attività economica hanno subito una restrizione e si è fatta generale la preoccupazione della liquidità, dell’alleggerimento ; la forte restrizione nei consumi, specialmente in quelli voluttuari, ha costituito una preparazione degli animi a più gravi futuri sacrifizi. Accanto alla preparazione morale è avvenuta una, parimenti provvida, preparazione della psiche economica: in pochi mesi, la nostra mente si è avvezzata a giudicare con fredda calma fenomeni enormi che prima avrebbero destato una paurosa sensazione : i prestiti di miliardi, i bilanci che spalancano la voragine di immensi disavanzi, il precipitare della nostra rendita per venti punti, l’innalzarsi del premio per l’oro sino al 14 °/0. Quegli stessi animi sono rimasti indifferenti, i quali tanto doloroso stupore provarono quando la finanza della guerra libica fece scendere la rendita alla pari e levare l’aggio sino al 3 %> ! Questa anestesia è un provvidenziale presidio contro le sorprese grandi che indubbiamente riserba l’avvenire. La graduale preparazione economica — in tanta parte automatica — e questa serenità nuova nel giudicare le ripercussioni della politica sugli affari, hanno reso quasi inavverto il passaggio dall’economia di pace all’economia di guerra. La grande impresa nazionale è incominciata senza che l’organismo della nostra economia abbia risentito nulla di somigliante al brivido di febbre che tanto dolorosamente lo fece palpitare nell’agosto. Non è stato un passaggio da uno ad un altro equilibrio. Minime misure eccezionali sono state necessarie; e necessarie quasi soltanto perchè milioni di braccia vennero d’un tratto distolte dal lavoro per la difesa della patria. E ciò, sebbene dopo gli inizi effettivi