— 182 — malgrado la gran domanda, per i ritardi nello operazioni portuali, per i numerosi viaggi a vuoto sia per raggiungere i porti di partenza sia nel ritorno mancando da molti porti europei il carico di esportazione, e per la frequente maggiore lunghezza degli itinerari necessaria ad evitare le zone minate o soggette a blocco o altrimenti pericolose. E un nuovo grosso elemento di rincaro del nolo è dato dal rischio di guerra, che di tanto ha accresciuta la spesa di assicurazione. Infine, ancora, per molti piroscafi i più alti prezzi per lo merci sono determinati dalla cessazione o gran riduzione del pingue trasporto di emigranti e di passeggieri di classe, così • che la merce viene ad essere sola o quasi sola a sopportare le tanto cresciuto spese di viaggio. Il diverso operare dei fattori accennati lungo i vari mesi della crisi corrispondo al vario andamento del mercato dei noli. Nel mese di agosto il traffico fu quasi sospeso e il mercato mantenne e forse anche accentuò la tendenza debole : la debolezza si perdurò ancora alquanto nel settembre, anche per 1’ affluire nei maggiori porti di molto naviglio neutrale (specialmente greco, danese e norvegese). Il rialzo si delineò deciso nell’ottobre specialmente con l’accentuarsi del rischio di guerra o col salire delle mercedi per la gente di mare specialmente per alcuni viaggi. Ed il rialzo continuò poi formidabile nei mesi successivi. La rivoluzione avvenuta nel mercato dei noli, le prospettive future e sopratutto lo spostamento determinato dalle numerose avarie e distruzioni di navi hanno provocato un grande rialzo nei prezzi delle navi e provocata una nuova insperata attività nei cantieri na vali. — Queste circostanze svoltesi solo sul finire dell’ anno non hanno operato ancora per stimolare l’incremento della marina mercantile italiana. La flotta è aumentata di soli 8 piroscafi costruiti in Italia e di 42 costruiti all’estero: fra i vapori costruiti in Italia ed entrati in servizio nel 1914, notiamo il Lampo (tonn. lorde 6206) della Società italo americana per il petrolio ; 1’ Etna (5 604), lo Stromboli (5 566) e il Vesuvio (5459) della Navigazione gen. it. ; Clara (5503) e Carmen (5479) della Società commerciale ital. di navigazione. Gli armatori italiani hanno continuato come in passato ad acquistare all’estero materiale già usato, di costruzione non recente, ma in misura inferiore a quella del 1913. L’industria delle costruzioni navali segna pel 1914 un’ attività non molto rilevante, inferiore alla presunta per quanto riguarda i piroscafi da carico : la Fiat San Giorgio ha varato il Vesuvio per la N. G. I. ; i cantieri Odoro lo Stromboli per la stessa Compagnia e il Mallorca (2 200) per una società spagnuola ; i Cantieri navali riuniti (Ancona) hanno costruito il Tea (5 600) per la Società commerciale it. di navig., e per la stessa compagnia i Cantieri e officine