altri diversi provvedimenti creditizi adottati in questa prima parte del 1916, riteniamo sia inopportuna la ripugnanza dei dirigenti verso la emissione di titoli del debito perpetuo: le quotazioni presentate e commentate altrove, mostrano come la rendita 3 '/, °/0 sia ricercata, apprezzata e sostenuta, molto più che i nuovi titoli. Questo favore che si mantiene pertinace e fiducioso verso il vecchio tradizionale titolo, renderebbe forse opportuna una travisata operazione creditizia consistente nella sostituzione di obbligazioni 5 °/0 per varie centinaia di milioni, alla rendita che si trova accumulata presso tante pubbliche istituzioni, con graduale alienazione della rendita stessa per parte del Tesoro, condotta in guisa da non turbare l’andamento del mercato finanziario.
                Più breve discorso per gli altri provvedimenti creditizi e di tesoreria. Importanza somma hanno i prestiti all’estero sia per alleggerirò il peso del finanziamento della guerra da parte del capitale nazionale, sia per attenuare l’asprezza dei cambi riguardo alle cospicue provviste di merci fatte all’estero per approvvigionamenti militari e annonari. Invece di collocare all’estero titoli di debito consolidato perpetuo o redimibile necessariamente a condizioni onerose con alto saggio effettivo di interesse, vincolanti il paese per lungo tempo sulla base dell’ardua situazione attuale, titoli che sarebbero stati di non agevolo negoziazione, si adottò (I). L. 13 giugno 1915, n. 865 e 19 settembre 1915, n. 1394) l’ingegnoso espediente della emissione di buoni del Tesoro « speciali » in valuta estera, emessi dapprima con scadenza (la tre a dodici mesi e poi anche superiore ad un anno, collocati in piazze estere mediante sconto. Tale espediente libera l’operazione da ogni vincolo di taglio, di scadenza speciale e di saggio d’interesse: il saggio invece di essere <* d’interesse » è « di sconto », differenza formale che ronde molto più agevole la negoziazione secondo le diverse condizioni dol mercato finanziario nelle piazze in cui giova il collocamento o secondo il mutare rapido delle condizioni stesse lungo il tempo. Questo espediente non vincola il Tesoro per lungo tempo con patti fissi, ma consente via via, nelle rinnovazioni, mutamenti di importo e di tasso e presenta poi il vantaggio morale non piccolo, di mantenere secreto le condizioni essenziali delle operazioni : non gioverebbe ora al credito dello Stato la pubblicitù riguardo a saggi presumibilmente assai elevati. Questo tipo di titolo bene si addice alle operazioni ora necessarie coordinate con gli accordi politici internazionali : lo sconto di queste specie di cambiali si traduce nell’apertura di credito al Tesoro presso gli istituti esteri agevolandosi così le operazioni (li pagamento per gli acquisti fatti dallo Stato. Secondo il conto riassuntivo del Tesoro alla fine (li dicembre 1915