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del calmiere, malgrado la evidente difficoltà della fissazione di un limite nel prezzo di una merce cosi facilmente adulterabile e spesso di qualità non tipica. Gli intoppi nei trasporti hanno sovente dato au indirizzo assai più sostenuto al mercato nei luoghi <li consumo che in qualche luogo di produzione. Dopo la fase invernale di ral [eutamonto nel movimento commerciale, si ebbero sensibili rialzi nei prezzi lungo la primavera, malgrado i buoni pronostici per la futura produzione, in dipendenza fra l’altro di acquisti rilevanti fatti per esportazione in Svizzera: una certa stasi nei prezzi o anche debolezza si delineo colla (ine di giugno, essendo stata assoggettata tale esportazione alla Sociélé snisse de surveillance e così ridotta.
    La vendemmia diede (piasi ovunque buoni risultati, sia come quantità che come qualità, tuttavia por le uve e i mosti dominarono quotazioni elevate: così, tra la line di ottobre ei primi di novembre, in Piemonte le contrattazioni per i vini erano attive sulla base di L. S per grado ettolitro, nelle Roiuagne a L. 0 per i vini bianchi e O.flO per i rossi, nella Puglia a L. 7-7.50; nella Toscana ad es. i vini rossi di collina erano oscillanti fra L. 00 e L. 95 per HI, nelle Marche per i vini vecchi fra L. 00 e 75.
    Il sostegno dei prezzi appare evidente dalle quotazioni di Un d'anno riportate qui appresso, ricavate fra le molte che figurano nel bollettino commerciale del Giornale vinicolo italiano:
                           1011   101-  1013   191-1  1010        1010 1017       
Asti, vini da pasto .     •IIP 50 38-46 22-28    _    85-90          90-100 80-90 
» barbera tino              51-60 46-58 28-35  28-32 90-100       110-120 100-115 
Casale, nuovo ....          44-48 30-40 24-34  22-28  80-90      88-98 78-95      
Cunotli, inoseato .         54-56 65-85 50-60  36-42    100     75-80 120-125     
Al!»o, (loie, nuovo. . .       56 45-48  ---      26     54              84 75-88 
Valpollieella, da pasto .   50-55 45-55 45-50  45-50  60-65        90-100 120-180 
Bardolino, eorr. da pasto   48-53 42-50 43-50  43-50  60-65        --- ---        
Conegliano, bianco .        36-40 35-40 24-30  20-30  18-55       70-75 ---       
Rimini, sangiov. da pasto   35-40 32-36  ---   12-25  ---              --- 60-801 
Ponfedera collina .         ---   33-40 37-42  20-25  80-90       05-90 6-0.51) * 
Marino, bianco.             50-60 55-60  ---    ---   70-80            --- 90-100 
Frascati, asciutto bianco   50-55 55-60  ---   40-45  60 70        104-114 90-100 
S. Severo (Foggia), rosso   38-42 28-30 17-20  19-21  60-70        75-80 0-6.25 - 
Barletta, comune .          42-45 32-34 2-1-26 28 30  60-75 0.50-7.50 * 6.50-70 ; 
Gallipoli, rosso slip.      44-48 88-45 20-22  25-26  65-70 G^d-G.BO5 ---         
    Per l'olio d'oliva, poco dopo P inizio dell’anno il commercio è passato sotto il controllo governativo: il prezzo supera ormai, nella quotazione officiale, il doppio del livello vigente prima della guerra: il commercio è rigorosamente disciplinato dallo Stato, anche per quanto riguarda la distribuzione e il razionamento. Malgrado la buona produzione, la disponibilità appare assai ristretta in relazione alla deficienza di altri grassi. Dati i divieti di esportazione e la difficoltà nei 1 *
     1 Cesena, sangiovese nuovo. — ! por grado-ettolitro.
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