La rifa economica nel primo anno di pace non ha segnato rispondenza alle aspettative diffuse, secondo cui la cessazione delle ostilità avrebbe dovuto ripristinare una condizione -non molto dissimile da quella anteriore alla guerra e segnare l'inizio di un'epoca di attività e fioritura economica. Queste aspettative si sono rivelate tosto illusorie. Un novello Epimenide che fosse rimasto assopito, non lungo i 57 anni dell’antica leggenda, ma durante il breve quinquennio, avrebbe, al suo risveglio, ravvisato, fra le tante stupefacenti novità, ben sconvolti molti dei lineamenti dell'economia. L'anno 1919 — le cui vicende economiche sono minutamente dichiarate nel presente volume — così come l'anno successivo, non sono segnalati nel nostro paese e altrove da un andamento calmo della vita economioa c sociale, ma bensì da.uno svolgimento tumultuario, da spostamenti (issai frequenti nelle posizioni e nelle prospettive.È gravato ognora, generale, penoso, il senso della instabilità, della incertezza, impedente ogni fon-data previsione, ogni razionale apprestamento di operazioni a lungo decorso. Le ricordate illusioni, -specialmente nel loro riferirsi al livello dei prezzi, hanno determinato, nei primi mesi posteriori alla deposizione delle armi, una fase di marasma per la generale astensione dagli acquisti, la quale ha avuto una durata non lunga, cd è stata seguita da una più estesa fase di effervescenza negli a fari, simile in parte a quella che ha segnalato molto del tempo di guerra, favorita da una improvvida politica economica, troppo somigliante ancora a quella che — stimolata da moventi diversi — dominò durante il conflitto. Il perdurare della disorganizzazione nel meccanismo economico ha frapposto tuttavia difficoltà grandi e freni allo sviluppo degli scambi commerciali. In questo primo tempo di pace si è trovato ancora capovolto il rapporto che, nello scambio, domina abitualmente fra compratore e venditore, per cui il compratore rimane relativamente inattivo e le parti si comportano secondo l'ipotesi che lo scambio ridondi prevalentemente a beneficio del venditore, che il compratore abbia l'opzione di ricorrere ad altri fornitori, e che la tendenza nel movimento dei prezzi sia verso il ribasso : ipotesi che imprime talune direttive fondamentali alla politica commerciale. In questo primo tempo di pace, adunque, la posizione è rimasta ancora rovesciata come durante la guerra, a tutto vantaggio dei detentori