— 61 centunto l’onere por le banche derivante dalla esignitiì della riserva, essendo oramai costanti le eccedenze di circolazione; il rapporto fra riserva e biglietti è oramai sceso a un livello molto remoto da quello di */ intorno a cui oscillava negli ultimi annidi pace: non era equo fare ai detentori di vaglia rilasciati dagli istituti di emissione condizioni di guarentigia migliori di quelle riservate ai portatori ilei biglietti di banca: così il R. 1). 28 settembre 1919, n. 1922 ha ridotto da 40 a 20 °/0 la riserva metallica prescritta per tali vaglia e ha sostituito una tassa annuale del 2,20 per mille alle tasse varie lis-sate dalla anteriore legislazione bancaria e (lscale sulla circolazione di tali titoli.1 Volendo citare ancora qualche cifra sul giro dei titoli a vista, tralasciando i-titoli nominativi di minore importanza, notiamo chela Banca d’Italia ha emesso vaglia cambiari gratuiti por milioni 36 701, cifra che significa progresso di milioni 3 998 sul movimento del 1918, mentre il progresso dal 1917 al 1918 era stato di milioni 5 6S2 e dal 1910 al 1917 di 10 050: rammentiamo che durante la guerra la rapida estensione nel giro dei vaglia era dovuta in parte notevole al movimento dei fondi per le amministrazioni militari; anche per questi titoli, con l’intlazioue cartacea che deprime il valore della moneta, il taglio medio va crescendo di anno in anno: così l’importo medio dei vaglia estinti da L. 5 759 nel 1916 è salito a 7 148 nel 1917, a 9 356 nel 1918 e a 11 S12 nel 1919. La durata media dei vaglia ò stata di giorni 8 */5 nel 1919, mentre era stata di 9 giorni nel 1918. — Il Banco di Napoli ha emesso titoli nominativi dei vari tipi per milioni 6 253 contro 4 862 nel 1918 e 4 123 nel 1917: la rilevanza 1 Le variazioni nulla riserva lmnuo piti elio altro una semplice funzione fiscale, Uopo che l’enorme espansione della circolazione per conto dolio Stato lui oramai oliminato ogni probabilità di prossimo ritorno al corso fiduciario: la riserva più non assicura i portatori dei biglietti e degli altri titoli sulla convertibilità a vista in buona moneta o ha soltanto una voga funziono psicologica : la consistenza dei titoli a vista o dei biglietti emeeei per il commercio è garantita non giù dalla sola tonno copertami metallica, ma dalla totalità degli invostimenti delle bauche. — Lo stesso decreto del 28 settembre 1919 ha stabilito che, a fronte degli assegni circolari emessi dagli istituti di credito ordinario o mobiliare — assegni che sostituiscono i vaglia, o la circolazione dei quali va crescoiulo in larga misura — sia dnH’emittente costituita, presso una banca di emissione, una riserva del 20°/o'n buoni del Tesoro o in titoli dello Stato e sia corrisposta una tassa annuale del 3 per mille. Questa disposiziono ò stata ndottnta col pretesto di darò una speoiale garanzia ai portatori degli assegni o della convenienza di una vigilanza dello Stato sulla circolazione degli assegni : lo scopo vero ò stato quello di attenuare la concorrenza delle banohe ordinarie alle banche di omissione, di facilitare il colloonmento dei buoni del Tesoro presso le banche ordinarie o di accrescere gli oneri llscnli su di esse. 1 portatori-di assegni non sono certo «garantiti» dalla quota investita in titoli di Stato, ma dalla generalità degli impieghi molti dei quali potranno anche essere pili sicuri che i titoli di Stato.