— 161 — americana elemento di primaria importanza per l’approvvigionamento dei paesi importatori europei. La produzione degli Stati Uniti nel 1920 è valutata in milioni 576 4 di tonn. ingl. contro 485,9 nel 1919 e 508,8 nel 1913: fra il 1913 e il 1920 la produzione inglese è scemata del 20 °/0 meutre è cresciuta del 13% »«g1' Stati Uniti; secondo i calcoli dell’ Ufficio geologico di Washington, mentre gli Stati Uniti diedero nel 1913 il 38 */* % della produzione mondiale, hanno dato il 45.1 °/0 nel 1920. Sul mercato americano i prezzi hanno avuto un andamento relativamente sostenuto lungo tatto l’anno, in relazione alla buona domanda estera : così la quotazione fob a New Tork per gross tonn. è salita via via da doli. 5.25 alla metà di gennaio sino a doli. 8 alla metà di settembre, livello rimasto poi invariato sino alla (Ine dell’anno. — In Italia, le condizioni del mercato si sono svolte assai irregolari in relazione alle difficoltà gravi nell’approvvigionamento e alle frequenti fasi di gran deficienza negli arrivi, come risulta dai dati altrove presentati: si sono avute ancora, sopratutto nella prima parte dell’anno, epoche in cui la ristrettezza delle disponibiltà rendeva malagevole l’andamento dei servizi pubblici e delle industrie. La fornitura da parte dello Stato ha avuto ancora importanza prevalente nei primi mesi dell’anno e una funzione notevole ha avuto anche, transitoriamente, più tardi durante lo sciopero britannico. Da parte del commercio privato l’approvvigionamento si ò svolto talora irregolarmente, con forti restrizioni in fasi in cui il prezzo di costo sarebbe risultato altissimo; le quotazioni hanno subito forti variazioni, come appare da quelle riportate nella tabella generale fattori di queste variazioni sono stati, più ancora che i prezzi nei mercati d’origine, i mutamenti nei cambi e nei noli : la diminuzione lungo gli ultimi mesi devo attribuirsi prevalentemente alla precipitosa discesa dei noli; in relazione alle rispettive condizioni della produzione o del traffico, i prezzi del carbone americano sono stati sempre alquanto inferiori a quelli dell’ inglese. Sul mercato libero i prezzi per tonnellata metrica del carbone inglese sono stati di circa L. 470 nel gennaio; oscillarono fra 550 e 630 nel febbraio: fra il marzo e l’aprile colla sterlina a 100 il costo salì fino a L. 1000, ma a questa fantastica cifra cessarono i contratti mentre i comitati portuali basandosi sui costi anteriori, ricevevano prenotazioni a 640, poi a 680 e infine a 720; al principio di maggio l’attenuazione dei cambi fece declinare il prezzo libero a 870 ; in giugno l’ulteriore discesa dei cambi abbassò il prezzo a circa 600-650 per tonnellata, livello che perdurò nei mesi estivi; il cambio determinò poi qualche ascesa, dopo di che, collo sciopero britannico, vennero a mancare le offerte di carboni inglesi, ma il mercato risultò largamente approvvigionato dall’America a prezzi varianti in fine d’anno fra L. 550 e 650 con tendenza a ulteriore discesa. Per i metalli sul mercato internazionale, lungo i primissimi mesi Il — Bachi.