_ 74 — cosidette « tariffe scientifiche », che ammantano la tendenza protezionista sotto pretesti tecnici, il R. ricorda il sistema di tariffa scientifica proposto dalla Commissione parlamentare presieduta da J. Hume e adottata da Peel nel 1842. Quella tariffa si dimostrò inadatta, tanto che poco dopo Peel e Gladstone ai convertivano al principio della piena libertà commerciale, ed egli non trova che le condizioni siano oggi cambiate. In una seconda parte dal volume sono contenuti alcuni recenti discorsi, parlamentari e non, del R. : egli mori nel gennaio 1916, vide quindi solo la prima parte della guerra, che, malgrado i suoi sentimenti democratici, coraggiosamente accettò, come dimostrano i suoi discorsi qni contenuti. Non si rassegnò però allo sfruttamento protezionista e militarista della guerra, ehe anche tra i colleghi radicali del Parlamento inglese si preparava e si stava facendo. Cosi egli parlò contro i proposti dazi sul grano e Bullo zucchero, nell'interesse delle masse consumatrici più povere e meno organizzate ed espresse i suoi dubbi sull'opportunità di rinunciare in Inghilterra al sistema volontario e adottare anche nel dopoguerra la coscrizione obbligatoria. In uno di questi suoi discorsi mette in rilievo il significato della vittoria radicale che portò Aequitb e Lloyd George al Governo, ricordando l'Home Rute Bill che nel 1914 parve chiudere la secolare contesa tra irlandesi ed inglesi e far trionfare i principi di governo liberale sostenuti da GladBtone. La storia ci ha dimostrato che quell'atto unilaterale non bastò a risolvere il problema e che all'accordo siT doveva giungere solo più tardi e dopo un periodo di violenti lotte sanguinose. Nell'ultima parte sono raccolti saggi vari, che meglio caratterizzano il pensiero del R. specialmente nel campo dei problemi sociali. Cosi egli vi si addimostra contrario all'arbitrato obbligatorio applicato in alcune colonie inglesi, ma non reciso avversario della nazionalizzazione delle miniere, costatando come il trasformare la massa dei lavoratori di esse in dipendenti dello Stato non presenti i pericoli politici che presenta la nazionalizzazione delle ferrovie; si mostra contrario al socialismo, ma non alle riforme sociali. È una figura storica di un tipo forse destioato a scomparire, se la conversione di tanta parte dei « radicali della coalizione » si manterrà nel futuro. Il tipo dell' industriale e commerciante inglese, colto, operoso e maschio, che non ha bisogno per vivere e lavorare degli aiuti e favori dello Stato ed è la prova pratica della concreta utilità del libero scambio. F. Carli: Le esportaeioni. (Milano, Fratelli Treves, 1921, pag. 140. Prezzo L. 4). L Giusti : I prestiti pubblici contratti all'estero. (Milano, Fratelli Treves, pag. 264. Prezzo L. 8). R. Ciasca: Il problema della terra. Con prefazione di G. Prato. (Milano, Fratelli Treves, pag. 288. Prezzo L. 8). A. Pino-Branca: Fatti di ieri e problemi d'oggi. Con prefazione di G. Prato. (Milano, Fratelli Treves, pag. 168. Prezzo L. 4). C. E. Ferri: Il pensiero economico del Conte di Cavotir. (Milano, Fratelli Treves, pag. 150. Prezzo L. 4). G. Mann: Problemi e tecnica dell'esportazione d'oltre mare. (Milano, Fratelli Treves, pag. 190. Prezzo L. 4). La letteratura italiana continua copiosa sui problemi economici del dopoguerra; questi volumi monografici, che costituiscono i N. 14-21 della