— 103 — da operare: il grado di fiducia nello Stato corrisponde alle previsioni da parte degli operatori nel commercio delle divise intorno alla futura parità; e l’eccesso momentaneo di domanda o di offerta di divise estere può recare, ancli’esso, solo transitorie fluttuazioni intorno alla parità poiché, ad esempio, l’eccesso di domanda reca inevitabilmente un più o meno rapido correttivo mediante un più largo afflusso di offerte attraverso la contrazione dell’importazione ed espansione dell’esportazione e mediante arrivo di capitale estero a vario titolo (rimesse di emigrati, dispendi di forestieri, impiego di capitale bancario estero, investimento speculativo in valuta nostra ecc.). L’influenza sulle quotazioni dei cambi delle variazioni nella domanda e dell’offerta di divise estere, riesce più marcata che d’ordinario, in questi nostri tempi calamitosi, poiché la mobilità stessa del fenomeno dui cambi, determina una grande mobilità nella massa del capitale fluttuante investito in divise estere. Le variazioni nella domanda e nell’offerta di divise estere hanno recato nel triennio 1920-22 una fluttuazione presso che regolare nei cambi, tanto nel 1920 come nel 1921 come nel 1922, si souo presentati livelli piuttosto elevati di cambi tra il dicembre e il marzo, poi livelli assai bassi nei mesi primaverili e poi un nuovo movimento ascendente tra i mesi estivi e gli autunnali : questa ondulazione presso che regolare, si è manifestata soltanto dopo la guerra, poiché durante il conflitto il commercio delle divise estere e i rapporti tutti economici con i paesi forestieri erano soggetti a vincoli che impedivano ogni mobilità di svolgimento: l’ondulazione stessa non si presentava prima della guerra, date le condizioni di effettiva regolarità monetaria e non sembra ravvisarsi neppure nelle relativamente modeste variazioni nei cambi che si ebbero nel lontano tempo del corso forzoso, in una condizione di economia assai remota dall’attuale. La ondulazione non sembra connettersi chiaramente con vicende proprie, regolari,' degli scambi commerciali con l’estero, poiché per avventura, i mesi registrati nello schema abituale del movimento commerciale quali segnalati da larghi arrivi di merci, sono precisamente quelli in cui in questi ultimi anni si è verificato un abbassamento dei cambi. Vero è però che i mesi in cui la statistica doganale registra copiosi sdaziamenti di merci in arrivo non sono quelli dell’effettivo pagamento: ma deve pur rammentarsi che in questi anni di cambi assai fluttuanti non decorre un largo temilo tra la stipulazione commerciale e la domauda sul mercato delle divise, poiché il commerciante «si, copre» immediatamente per evitare sorprese dai cambi. L’analogia di svolgimento delle quotazioni per la generalità delle divise variamente deprezzate, in confronto delle valute migliori, adduce ad attribuire la vicenda stagionale descritta