— 120 — corrisponde alla tardi viti! di altre manifestazioni del mutamento di congiuntura. La discesa dei prezzi si è svolta dapprima blanda e poi assai più sensibile sin verso la metà del 1921 : il mese di giugno ha segnato il punto più bnsso raggiunto dalla curva : poi si ò avuta una notevole ripresa di rialzo, connessa in parte con l’inasprimento che intanto avveniva nei cambi: nell’ultimo trimestre la curva dei prezzi ha, in fine, mostrato una lieve tendenza alla discesa la quale si è fatta poi più decisa lungo la prima parte dell’anno 1922. Cosi come all’estero, anche in Italia, il movimento discendente dei prezzi è avvenuto prima rispetto alle materie prime, analogamente a quanto avvenne anteriormente nelle fasi di ascesa, per quel fenomeno di dinamica dei prezzi molte volte posto in evidenza in questi annuari. Si è poi propagato piuttosto lentamente ai prodotti fabbricati, e poi, blandamente, al commercio al minuto. La nozione del movimento ribassista ha provocato in maniera più marcata quel fenomeno di « sciopero dei consumatori », che giù si era manifestato nel 1920. Nel tempo dei prezzi costantemente crescenti, i commercianti trovavano un agevole modo di arricchimento nella formazione di stocks di merci a scopo speculativo, in vista della vendita a prezzi accresciuti ; incominciato il ribasso e il marasma negli affari, gli stocks divennero un fomite di perdite ; così, specialmente lungo il primo semestre del 1921, si è notato un vasto rifluire di merci sui mercati e specialmente un enorme rigurgito di tessuti ; però i detentori non hanno preveduto la dimensione e il protrarsi del ribasso, sopportando a tempo le inevitabili perdite : nel commercio al minuto e di mezzo grosso, lungo i primi mesi, i negozianti tentarono ancora di tenere alti i prezzi e solo un poco più tardi, di fronte alle palesi difficoltù della situazione, dilatarono ampiamente le offerte organizzando anche rumorosamente vaste vendite anche nei centri rurali. I consumatori, sia per la gran limitazione nei mezzi di acquisto, sia per la speranza di ulteriori ribassi, non hanno più seguito il metodo della formazione di cospicue provviste eccedenti i bisogni famigliari presenti, ma hanno limitato gli acquisti. Il movimento discendente dei prezzi per le circostanze già illustrate, connesse con la generale dinamica economica, si è svolto specialmente sensibile per i metalli, per i prodotti chimici per altre materie prime, essendo le industrie producenti beni strumentali ben maggiormente colpite dalla crisi e così per tali articoli maggiormente ridotta la domanda. Per le derrate alimentari invece si è avuto attraverso l’anno, e specialmente nella seconda parte, una sensibile ascesa, in molta parte connessa con le grandi innovazioni avvenute nel regime annonario con la cessazione del prezzo politico per i cereali e la sospensione di alcuni calmieri: in questi annuari è stato più volte dimostrato che la cessazione dei calmieri non di rado ad-