— 30 — zione da parte delle grandi banche ordinarie): è prevalsa lungo la maggiore parte dell’anno 1921 una evidente tendenza alla contrazione nel giro degli assegni in relazione alla depressione economica : al 30 giugno, ad es., il rapporto era disceso à 10.98. La circolazione degli assegni è ora in Italia più elastica che quella dei biglietti. Presentiamo qui appresso cifre indicanti (in milioni) l’entità dei debiti a vista alla fine di ogni mese per ciascun istituto: Banc* Banco Banco Banca Banco Banco d’Italia di Napoli di 8icilia d'Italia di Napoli di Sicilia gennaio 1 190.6 253.4 134.5 luglio 872.1 185.4 112.4 febbraio 1 059.4 221.2. 122.7 agosto 933.6 198.6 124.7 marzo 1 135.3 221.0 122.9 settembre 932.3 186.5 141.0 aprile 886.9 202.0 117.8 ottobre 1 030.9 192.5 146.8 maggio 805.8 200.7 110.5 novembre 986.7 176.2 135.3 gingilo 1 048.9 205.9 113.0 dicembre 1 591.7 258.5 131.0 La entità dei titoli in circolazione ha subito lungo l’anno variazioni proporzionalmente più pronunciate di quelle registrate per i biglietti (sia rispetto alla circolazione bancaria propria che alla circolazione totale): .si è avuta una fortissima depressione nei mesi primaverili e poi di nuovo nei mesi estivi, con accentuazioni più o meno marcate alle scadenze trimestrali in connessione con fattori stagionali; si è avuto poi in fine d’anno una brusca dilatazione veramente, enorme assai più forte proporzionalmente di quella allora avvenuta nell’emissione dei biglietti e in qualche altra operazione bancaria: questa straordinaria dilatazione deriva in massima parte dal timore panico avvenuto in quegli ultimi giorni di dicembre, per cui il pubblico nella sfiducia verso le banche ordinarie, ha fatto ricorso alle banche di emissione per titoli a vista destinati a trasmissione di denaro o anche alla temporanea conservazione di fondi monetari : è possibile anche che l’emissione di vaglia sia avvenuta da parte di corrispondenti quale mezzo di disporre, per una brevissima fase, di mezzi di cassa nei pericolosi frangenti di quei giorni. — Volendo citare ancora qualche cifra sul giro dei titoli a vista, tralasciando i titoli nominativi di minore importanza, notiamo che la Banca d’Italia ha emesso vaglia cambiari gratuiti per milioni 52 020, cifra che significa progresso per milioni 4 482 sul 1920, mentre il progresso fra il 1919 e il 1920 era stato di milioni 10 834 ; anche per questi titoli, con l’indazione cartacea che deprime il valore della moneta, il taglio medio va crescendo rapidamente attraverso gli anni : cosi l’importo medio dei vaglia estinti da L. 5 759 nel 1916 è salito a 7 148 nel 1917, a 9 356 nel 1918, a 11 812 nel 1919, a 15 545 nel 1920 e a ben 20 822 nel 1921. La durata media dei vagliaha subito una contrazione notevole: da 9 giorni nel 1918 è scesa a 8 */5 nel 1919, a 8 nel 1920 e a soli 5 */,„ nel 1921: il prolungamento nella vitamedia dei vaglia durante la guerra e i primi tempi posteriori è forse