— 419 — di Sicilia analogamente è disceso da 48 712 a 14 916, per risalire poi a 22 918. Per il Banco di Napoli — rispetto sempre alle Bole operazioni ordinarie — gli istituti intermediari accreditati ritenuti buoni sono passati lungo l’anno 1921 da 1268 a 1267 : erano 808 al fine del 1912. Fra quelli attualmente esistenti prevalgono le casse rurali (545), i monti frumentari sardi (288), le banche popolari (140), i consorzi agrari (136), le casse di prestanze agrarie (117). Sono inscritti a castelletto 696 istituti per L. 36 242 000. Le operazioni compiute dal Banco sono avvenute per L. 7 927 153 coi fondi della Cassa di Risparmio e per 15 971 449 con i capitali delle casse provinciali. In complesso si fecero risconti per L. 9 109 988 ; prestiti diretti agli agricoltori per 11 000 e sconti diretti agli enti per 14 777 614. Le sofferenze passato a perdita salirono appena a L. 44 331, cifra che rappresenta soltanto il 0,i8°/0 'lolle operazioni; per il complesso del ventennio da che la sezioue di credito agrario funziona, le sofferenze hanno importato il 0 43°/0 (L. 812 953 su 185 milioni di affari): la tenuità delle perdite avutesi nel 1921 corrisponde alla prospera condizione della classe agraria : nel 1920 l’aliqnota ora declinata ad appena il 0,02 °/o* Anche nel 1921 è stato mantenuto il mitissimo saggio del 3 */* °/0 l)er * risconti e del 4 °/0 per i prestiti diretti: nelle ope- . razioni degli istituti locali prevalgono i tassi del 5, 5 */* ® 6 °/0. Rispetto alla qualità dei mutuatari, per i prestiti diretti e i risconti, il 69 °/0 del fondo è stato assorbito dai proprietari conduttori (75 °/v nel 1920), il 2 */s da eufiteuti, il 2°/0 da mezzadri e il 26 */, °/o (22) da affittuari. Sui 9 milioni di risconti circa 4 sono stati assegnati a consorzi agrari, circa 3 */3 alle casse agrarie, */* soltanto alle banche popolari e */3 alle casse provinciali autonome. La proporzione dei risconti cui corrispomlonò prestiti in natura, dal 14 °/0 nel 191^f, salì al 23 ° 0 nel 1917, e al 27 °/0 nel 1918: è poi declinata al 23 °/0 nel 1919 e al 15 °/# soltanto nel 1920 per risalire al 22 °/0 n®l 1921. Nei risconti e prestiti diretti, prevalgono le operazioni per acquisto di bestiame grosso e per i bisogni generali della coltivazione. Le operazioni straordinarie di prestiti, effettuate dal Banco di Napoli coi fondi sovvenuti dallo Stato, nel 1921 sono ascese a L. 60 116 564 e nel sessennio da che questa straordinaria forma di credito si è iniziata, le sovvenzioni si sono elevate complessivamente a L. 244 410 861 : la maggiore parte di queste sovvenzioni sono state assorbite dalla Capitanata. Amelie per queste straordinarie prestazioni creditizie le restituzioni avvengono con notevole regolarità, in relazione anche ai privilegi istituiti a garanzia delle sovvenzioni secondo ■ i nuovi principi adottati negli ultimi anni nella legislazione sul credito agrario: per mólte sovvenzioni il rimborso ha luogo mediante trattenute sulle somme dovute dallo Stato per requisizioni: sino a