— 60 — sarebbe potuta evitare ove le grandi banche ordinarie avessero maggiormente largheggiato nelle sovvenzioni : si disse che pochi milioni sarebbero all’uopo stati sufficienti e che le due banche maggiori (e particolarmente la Commerciale) avrebbero rifiutato questo tenue maggiore appoggio per ostilità verso l’odiato concorrente. Non si hanno dati sicuri intorno all’atteggiamento delle singole banche e intorno alla partecipazione finanziaria di ciascuna al consorzio : ma è indubbiamente risibile l’affermazione che pochi milioni sarebbero bastati ad evitare il crollo. Il crollo poteva recare tali conseguenze immediate dirette e indirette, che sembra probabile niun istituto abbia potuto desiderarle, neppure in vista di incerti futuri vantaggi. Le quattro decadi decorse dalla palese costituzione del consorzio bancario alla sospensione dei pagamenti sono state per la Banca di sconto analoghe agli istanti, brevi o lunghi, che precedono ogni naufragio, quando il naufrago lotta con gli elementi e compie gli estremi sforzi e gli estremi sacrifici per prolungare ancora di qualche attimo la lotta e la vita, pur se vano paia ogni anelito di speranza. Sarebbero pagine del più alto interesse drammatico e di grande pregio per la patologia economica, quelle che potessero narrare fedelmente e minutamente la vita dell’istituto in quelle giornate estreme. Sarebbe tanto interessante, anche per la psicologia economica della nostra popolazione, avere dati giornalieri intorno ai movimenti dei fondi fra i vari stabilimenti della banca, sugli incassi e i pagamenti avvenuti quotidianamente nei singoli centri e particolarmente sulla varia frequenza dei ritiri di depositi. § VI. — La sospensione dei pagamenti. La moratoria. La corsa alla catastrofe lungo quella quarantina di epiche giornate avvenne con moto accelerato. La nozione oramai diffusa nel pubblico dell’opera di salvataggio che si stava compiendo per l’Ansaldo e per la Sconto, nonché tranquillizzare i creditori della banca, Yiffuse tra costoro la tema e poi il panico. La banca cercò di arginare il panico proseguendo con grandi sforzi il controllo sul mercato delle proprie azioni, nell’irrimediabile depressione di quello delle Ansaldo; era largamente noto, da tempo, oramai che la banca ricorreva largamente al periglioso espediente della compera delle proprie azioni col fittizio nome della Banca italo-caucasica : ma il sostegno artificiale nelle quotazioni — per cui il prezzo di compenso poco prima del crollo venne fissato alla borsa di Milano a L. 500 — non illudeva nessuno. Proseguivano i ritiri di fondi da parte dei corrispondenti esteri e nazionali: si affollavano agli sportelli le disdette dei conti correnti in titoli (pseudo-comodato): e un panico piuttosto marcato si venne delineando col decorrere dei giorni tra le file dei