w^vrjTT-'V---i*- *■=- .- -tv ' • — 54 — affari della banca andò rapidamente accentuandosi assumendo ognor più caratteri speculativi, in quella effervescenza di speculazione che segnalava la economia di guerra: la dottrina economica ammoniva però sui fondamenti transitori e illusori da quella effervescenza. L’avventato, improvvido, esercizio del credito mobiliare prosegui, poi, dopo la chiusura delle ostilità, quando tanto evidente era la convenienza di una condotta prudente. La mancata previsione della crisi che avrebbe seguito la guerra, il mancato freno da parte della banca a molti de’ suoi olienti, è stato fatale alla banca e a molte imprese industriali e commerciali. § II. — Vincoli con VAnsaldo. Tentativi di cattura della Commerciale. Sin dagli inizi della vita della Sconto fra i suoi clienti emergeva la società Ansaldo: tra le due società erano assai stretti i vincoli poiché l’Ansaldo ha avuto sin d’allora una forte ingerenza nell’amministrazione della banca, esercitando una larga, influenza sulle assemblee degli azionisti. Attraverso la sua breve vita, le sorti della banca sono state strettamente connesse con quelle dell’Ansaldo. Iu questi ultimi annuari e stata esposta e commentata la evoluzione economica e tecnica subita dall’Ansaldo, evoluzione che ba importato via via nn enorme finanziamento dell’azienda industriale da parte dell’azienda bancaria : ’ le due aziende sono divenute in realtà un solo complesso economico. Talune vicende dell’A nsaldo, esposte particolarmente in questi annuari, hanno avuto gravi ripercussioni sulla vita della banca. Nel 1918 l’Ansaldo aveva solo un capitale sociale di 100 milioni (oltre alle obbligazioni) e il debito verso la banca aveva raggiunto una dimensione tale da non essere agevoli ulteriori espansioni. L’Ansaldo tentò allora, nella primavera del 1918, la «cattura» della Commerciale, per controllare un altro istituto di credito e devolverne a proprio beneficio le disponibilità monetarie: se il tentativo avesse avuto successo pieuo, il nucleo industriale-bancario, che sarebbe risultato, avreb.be avuto un potere enorme sull’economia nazionale. A contrastare il tentativo si oppose il gruppo Marsaglia fra gli azionisti della Commerciale, gruppo rappresentante interessi vari industriali e finanziari. La lotta fu assai vivace e, in relazione ai possibili effetti indiretti sulla guerra, il governo intervenne per fare raggiungere un accordo fra i gruppi contendenti, accordo che attribuì ai dirigenti l’Ansaldo posti nell’amministrazione della Commerciale, ma fu bea lnngi dall’attribuire all’Ansaldo la desiderata ingerenza sull’istituto. In questa maniera non si trovò risolta la questione finanziaria del-l’Ansaldo. La soluzione fu trovata poco di poi nella elevazione del