nei giorni del dissesto per evitare tali fallimenti, giungendosi a ottenere l’applicabilità della moratoria italiana. Particolarmente difficile si presentò la sistemazione della Italian Discount and Trust Company di New York, fiorente organismo creato autonomo dalla Sconto col capitale di 1200 000 dollari: i depositi degli Italiani vi ammontavano all milioni di dollari (per circa la metà convertibili in valuta italiana) fronteggiati da crediti locali per circa 6 milioni di dollari e da un credito verso la Sconto per circa 120 milioni di lire: il fallimento di tale istituto avrebbe compromesso in maniera gravissima l’ulteriore alllusso in Italia delle rimesse di emigrati: tale danno fu evitato mediante un concorso finanziario dell’Istituto nazionale dei cambi, per cui alla metà di febbraio la Discount riprendeva regolarmente le funzioni. Sembrò conveniente procurare una piena tacitazione dei creditori esteri violando il principio della parità di trattamento, malgrado l’opposizione del consorzio dei creditori. La prima proposta di concordato (5 marzo) conteneva all’ uopo una formola assai generica, che autorizzava la banca liquidatrice a regolare le ragioni dei creditori delle sedi estere « alle condizioni che giudicherà più opportune ». Il decreto del 13 marzo ammise una formola migliore che fu inclusa nel progetto di concordato approvato, secondo cui le ragioni di quei creditori vengono regolate « in relazione con le rispettive leggi straniere, in quanto sia necessario per assicurare la continuazione dell’esercizio delle filiali medesime ». § XIV. — Il sorgere della nuova banca. Ai primi di maggio è stata costituita la Banca nazionale di credito e, con sentenza del 3 giugno, è stata revocata la moratoria. La nuova banca ha incominciato a funzionare nel luglio. I primi suoi passi e l’ambiente diffidente che intorno ad essa si è formato paiono giustificare appieno le obbiezioni che abbiamo mosse alle direttive fondamentali del concordato e mostrare quale gravissimo errore sia stato l’abbinamento della liquidazione col nuovo esercizio creditizio. La Nazionale è sorta senza nuovo capitale, e deve operare con fondi provenienti dalla liquidazione: è sorta avvinta strettamente ai creditori, dominata dagli interessi di costoro: le finalità della liquidazione vengono per essa a superare le finalità di una nuova e sana opera bancaria. Per un proficuo e vitale esercizio del credito era opportuna la formazione di uno stato di cose che consentisse al nuovo organismo una piena libertà di azione in confronto eq&passato: la esperienza mostra come le dirette continuazioni, anche sento nuovo nome, di istituti creditizi rovinati si svolgano spesso poco vitali, avvinte come sono alle tradizioni e agli errori del passato. La Nazio-