Ma forinole di questo genere non avrebbero al certo trovato favore presso i creditori i quali sin da principio per mezzo del loro comitato svolsero vivacissime pressioni perchè il fabbisogno per il funzionamento del nuovo organismo e pel pagamento di congrue quote ai creditori fosse anticipato, o meglio, garantito dagli istituti di emissione 1 e che il sorgente istituto deputato a liquidare l’antico e ad ereditarne l’organizzazione venisse assoggettato a una larga ingerenza dei creditori, nella speranza che dall’opera della nuova banca potesse derivare ai creditori stessi un ulteriore benefìcio. Le pretese dei ere-tori sono riuscite in buona parte trionfanti e gli effetti si tradurranno per lungo tempo nella vita economica del paese. Dati i concetti caldeggiati dai creditori e anche quelli prevalenti presso gli ambienti politici e presso la commissione giudiziaria, niun seguito ha avuto una proposta avanzata già nel gennaio dagli ex-amministratori della Sconto per una pronta ricostruzione della banca stessa, previa svalutazione del capitale azionario a soli 30 milioni e reintegrazione mediante una forte somma da versarsi in contanti dal gruppo proponente (150 milioni) e mediante la conversione in azioni del 10% dei crediti verso la banca: il progetto dichiarava immediatamente rimborsabili, iutegralmcute, dal giorno della revoca della 1 Riportiamo il seguente passo da uua relazione del comitato esecutivo dei oreditori diretta il 21 marzo ai comitati locali e alle direzioni delle filiali della Banca di sconto : « Noi volevamo anche oltre ad nn ulteriore aumento della percentuale di acconto : a) ohe il pagamento delle percentuali promesse venisse garantito dallo Stato a dagli istituti di emissione ; 6) che non venisse fatto alcun trattamento di favore ai oreditori esteri ; o) ohe avendo ottenuto con non poohi sforzi che la maggioranza del Consiglio di amministrazione e del Comitato degli azionisti, ohe è destinato a sostituire l’assemblea sooiale, fosse riservata ai creditori della vecohia Banca Italiana di Sconto, la nomina di costoro fosse uni' diretta emanazione della volontà dei oreditori, senza interposizione di altre volontà. La richiesta di formale garanzia ha incontrato sempre l’ostilità tenace ed invincibile del Governo passato e presente e degli Istituti di emissione perohè e gli uni e gli altri temono che attraverso all’assnnzioue di nna cosi ponderosa fideiussione, il credito all’estero degli Istituti stessi possa venire scosso con danno grave per la eoonomia nazionale. E pure l’intervento autorevole da noi invocato e generosamente prestato a questo scopo da un numeroso gruppo parlamentare all’uopo costituitosi, uon sorti l’esito di smuovere il Governo dal suo proposito. Visto ohe gli sforzi nostri su tale ponto sarebbero stati vani, chiedemmo allora che almeno venissero assicurate in modo definitivo e certo alla liquidazione delle attività della Banoa Italiana di Soonto, le somme necessarie per rendere sicuro il pagamento delle percentuali. E siamo riusoiti ad ottenere ehe venisse assicurato alla liquidazione l’auti-oipo di un miliardo di lire, ohe dovrà rimanere (per gli aooordi corsi, a nostra richiesta, fra Commissari giudiziali ed ente sovventore) a disposizione della liquidazione fino a ohe non siano pagate tutte le peroentnali di acconti».